Due depositi clandestini di merce contraffatta sono stati scoperti ad Aprilia e ad Anagni dalla Guardia di Finanza del comando provinciale Roma, che ha sequestrato 830.000 articoli potenzialmente pericolosi per la salute dei consumatori e denunciato due persone all’autorità giudiziaria.
Le Fiamme Gialle della Capitale, in occasione della riapertura dell’anno scolastico e prevedendo una maggiore diffusione di articoli di cartolibreria di provenienza illecita, hanno intensificato i controlli nel settore concentrando l’attenzione sui punti vendita e sui trasporti di questo materiale.
Durante un controllo stradale nei giorni scorsi era stato fermato un automezzo diretto verso un negozio del centro storico di Roma. I finanzieri hanno sequestrato oltre 20mila articoli tra matite, penne, gomme, quaderni, astucci, temperamatite e tubetti di colla, privi del marchio di sicurezza “CE”.
Risalendo la filiera dell’approvvigionamento, le Fiamme Gialle sono arrivate ad individuare un deposito clandestino ad Anagni, in provincia di Frosinone, dove sono stati scoperti 5.500 accessori con i marchi contraffatti “All Star CV”, “Marvell” e “Device of mustache”, oltre a 86.500 articoli di cartoleria non conformi al Codice del Consumo: si trattava maggiormente di pennarelli ed evidenziatori.
Nella rete dei controlli è finita anche un’altra società che opera nello stesso settore, nei cui locali, nel quartiere Ostiense di Roma, i “Baschi Verdi hanno rinvenuto circa 600.000 articoli contraffatti (cartucce per stampanti, carica-batterie e accessori vari per tablet e cellulari). Anche in questo caso è stato ricostruita filiera della distribuzione ed è stato scoperto un deposito di rilevanti dimensioni, ubicato nella zona industriale di Aprilia. All’interno erano depositati 120.000 pezzi pericolosi per la salute degli acquirenti.
Tutta la merce sequestrata, se venduta, avrebbe potuto fruttare ai responsabili dell’attività illecita ricavi per oltre un milione di euro. Due persone di nazionalità cinese sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Roma per i reati di ricettazione, frode in commercio e introduzione e vendita di prodotti con marchi falsi, oltre che segnalate in via amministrativa per la violazione del Codice del Consumo.