ACQUALATINA, L’ALLARME DELLE ASSOCIAZIONI OTUC: “PREOCCUPA LA NUOVA GESTIONE”

Otuc: “È grande la preoccupazione delle associazioni dei consumatori aderenti all’OTUC sulla nuova gestione di Acqualatina”

Le associazioni dei consumatori aderenti all’OTUC lanciano un grido d’allarme nei confronti dei soci di maggioranza di Acqualatina, cioè i sindaci dei trentotto comuni del territorio di sua competenza.

“Purtroppo – spiega il Presidente Otuc, Antonio Villano – ancora una volta le associazioni dei consumatori sono costrette a segnalare ai cittadini utenti della risorsa idrica, il completo disinteresse e l’assoluto silenzio da parte dei sindaci dei comuni dell’intera provincia e dell’ATO 4, nonché l’inerzia nei confronti delle nostre preoccupazioni, più volte denunciate sia al Presidente della Provincia di Latina che al dirigente della Segreteria Tecnica Operativa (cioè l’organo che ha il compito di vigilare sulla gestione del servizio idrico integrato).

Infatti, nessuna risposta è pervenuta all’OTUC, a tutt’oggi, dai soggetti istituzionalmente preposti a sovrintendere all’operato del Gestore del servizio idrico, rispetto alle segnalazioni, in più occasioni, di comportamenti assunti sino ad ora dal gestore persino in violazione delle disposizioni emanate da ARERA, cioè l’Autorità Garante in materia.

Ciò, comunque, non soltanto non esonera i Comuni facenti parte della Conferenza dei Sindaci a ciò interessati e neppure la STO dalle responsabilità conseguenti a quello che risulterebbe essere il mancato controllo sulle attività e sui comportamenti del socio privato di Acqualatina, ricordando che i 38 Comuni detengono il 51% del capitale di Acqualatina e che tale capitale è il denaro dei cittadini del territorio servito dalla Società. 

Il mancato rispetto delle regole e, talvolta anche della carta dei servizi, fa sì che il gestore, da quanto è dato sapere, applicherebbe procedure previste da un regolamento interno all’Azienda senza neanche rispettare le delibere Arera e senza portarne a conoscenza la parte pubblica e la STO Ato 4.

Non è dato comprendere il silenzio dei soci di maggioranza sulle ultime vicende, a seguito di indagine da parte della Finanza su ipotizzate irregolarità commesse da alcuni dipendenti di Acqualatina che, sembra, abbiano rivestito anche ruoli di responsabilità; come non si ha notizia di quali azioni abbia posto in essere il dirigente della Segreteria Tecnica Operativa nei confronti del socio privato a proposito, tra l’altro, di quelle che, secondo notizie apprese dagli organi di informazione, sarebbero state illecite decurtazioni di somma a favore di alcuni utenti “privilegiati”, facendo così ricadere le somme detratte sul resto dell’utenza.

L’OTUC chiede risposte e azioni concrete, da parte dei soci pubblici, sull’operato del gestore, e se la politica da essi rappresentata intenda tutelare gli utenti che a volte sono costretti a pagare somme che non sarebbero dovute.

L’OTUC confida che il cambiamento del Socio privato di Acqualatina possa rappresentare un concreto cambiamento di comportamenti in maniera da renderli nuovamente rispettosi sia delle norme in materia di servizio idrico che dei rapporti con le stesse Associazioni.

Da ultimo, chiede a chi di dovere di voler dotare la Segreteria Tecnica Operativa di ulteriori risorse umane al fine di permettere a detto Organismo di svolgere il proprio operato che le sarebbe proprio nel senso più ampio e nel rispetto integrale delle normative di settore”.

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