ACCUSATA DI SPACCIO DI DROGA: PER GIOVINA DE ROSA UNA PERIZIA PER CAPIRE SE È IN GRADO DI STARE IN GIUDIZIO

Tribunale di Latina

Accusata di detenzione di droga ai fini di spaccio, il giudice ordina una integrazione alla perizia medica per incapacità di stare in giudizio

Il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina, Laura Morselli, ha disposto una integrazione alla perizia medica per stabilire se la 31enne Giovina De Rosa, legata alla nota famiglia rom di Latina dedita allo spaccio e figlia della nota Giulia De Rosa detta “Cipolla”. Messa in dubbio dal legale della donna è la capacità di De Rosa di stare in giudizio, ossia di riconoscere di trovarsi di fronte a un Tribunale. Sarà il perito del Tribunale a dover fare una integrazione alla perizia e stabilire se veramente Giovina De Rosa sia in grado di capire cosa ha di fronte.

Lo scorso 24 gennaio, la donna è stata condannata, sempre per droga, alla pena di 4 anni e 2 mesi, più 18 mila euro di multa e l’interdizione dai pubblici ufficio per 5 anni. Il caso odierno, invece, si riferisce al maggio 2022 quando, a finire nelle maglie delle investigazioni anti-droga dei militari dell’Arma, furono lei, Giovina, più la sorella Francesca De Rosa e la cognata Anna Bevilacqua.

I militari avevano notato un andirivieni di giovani che raggiungevano un’abitazione sita nel quartiere popolare di Latina in Via Londra numero 11 e poi, immediatamente, con fare sospetto, si dileguavano per le vie adiacenti. Francesca e Giovina, sorelle del più noto Cesare De Rosa arrestato nella primavera 2022 e condannato per il tentato omicidio di un giovane nordafricano attinto dagli spari proprio in Via Londra, conducevano lo spaccio. Una delle due sorelle aveva indosso diversi involucri contenenti sostanza stupefacente per una quantità complessiva di circa 48 grammi di cocaina e 0,20 grammi di crack, nonché una busta di plastica trasparente contenente 105 euro di diverso taglio.

Le sorelle De Rosa, oltreché ad essere imparentate con i più conosciuti Cesare e Christian, sono figlie di Giulia De Rosa detta Cipolla, da anni attiva nel ramo dello spaccio nel quartiere popolare con le vie intitolate alle grandi capitali europee (zona cimitero). A luglio 2022, peraltro, quell’appartamento di Via Londra è stato riconsegnato all’Ater dopo essere stato sgomberato dalla presenza della famiglia sinti dei De Rosa, legata al clan Di Silvio (Sabina De Rosa è la moglie del boss Armando “Lallà” Di Silvio condannati entrambi nel processo antimafia “Alba Pontina). Una storia “antica” quella dei De Rosa per quanto riguarda lo spaccio. L’appartamento in Via Londra era in uso proprio a “Cipolla De Rosa, moglie del deceduto Alessandro De Rosa, conosciuto anche come Franco lo Zingaro, padre di Cesare, Cristian e le due sorelle arrestate a maggio 2022.

Secondo il collaboratore di giustizia Renato Pugliese, figlio di Costantino “Cha Cha” Di Silvio, c’erano tempi in cui lo spaccio messo in piedi da “Cipolla” in Via Helsinky, zona Cimitero, era quello più rodato e remunerativo dell’intera città di Latina: il pentito ha parlato di 3-4mila soldi al giorno grazie alla vendita di sostanze stupefacenti. La stessa donna, sorvegliata speciale e già colpita da una confisca di beni, era stata destinataria di un sequestro di soldi, gioielli e droga, sempre nell’appartamento di via Londra, eseguito dalla Polizia di Stato a ottobre 2020.

Articolo precedente

CONDANNATO PER AVER TRASPORTATO CHILI DI COCAINA: RIMESSO IN LIBERTÀ

Articolo successivo

“IL COLTELLO L’HO NASCOSTO PER UCCIDERTI”, CONDANNATO PER MALTRATTAMENTI AL PADRE

Ultime da Giudiziaria