ABUSIVI DELL’ACQUA, ORA COMUNI E ACQUALATINA SI SCAMBIANO I DATI PERSONALI DEGLI UTENTI

Spunta la convenzione tra il Comune di Fondi, l’Egato 4 e Acqualatina per lo scambio di dati personali

Una convenzione per il Comune di Fondi ma che pare stia girando tra gli altri enti dell’Ato4 pronti a sottoscriverla. Ma da cosa nasce questo “patto”? A renderlo evidente è lo stesso corpo della convenzione che spiega come già dai primi anni di gestione del servizio idrico (la gestione di Acqualatina è stata stipulata, come noto, nel lontano 2002 e durerà fino al 2032) “si rendeva evidente la diffusione del fenomeno dell’abusivismo tra gli utenti del Servizio, circostanza che produceva al Gestore uno squilibrio tra le entrate attese e quelle effettivamente percepite, con conseguenze sull’intera utenza”.

Al che, nel 2004, contro i cosiddetti abusivi, l’Ato4 (l’insieme di tutti i Comuni pontini, in parte ciociari e capitolini, in teoria soci di maggioranza della società pubblico-privata) e Acqualatina hanno approvato un regolamento usi impropri per incentivare le regolarizzazioni dell’utilizzo dell’acqua pubblica. L’applicazione di questo regolamento, secondo i due organismi, necessita di “una verifica capillare delle utenze, mediante il raffronto tra i dati circa gli immobili e i locali già in possesso di regolare contratto e dunque già censiti e i dati circa la residenza degli abitanti del territorio”.

Ecco perché, il 28 settembre 2005, l’Ato4 ha stipulato con il Gestore un Accordo con cui i Comuni si impegnano a coadiuvare Acqualatina nella ricerca e nel recupero delle utenze abusive mediante il trasferimento delle banche dati di anagrafe, Imu, Tari, Tares, le quali sarebbero state consegnate alla Segreteria Tecnica Operativa.

Uno scambio di informazioni che è poi stato previsto da diversi Comuni dell’Ato4. Ora, però, a distanza di anni, forse per prevenire qualche intervento dell’autorità della privacy, il gestore e l’Ato4, e nella fattispecie il Comune di Fondi, danno il via a una nuova convenzione volta a “promuovere e disciplinare la collaborazione tecnica tra il Comune, l’EGATO ed il Gestore”, così da gestire “comunicazione e conseguente trattamento dei dati personali” degli utenti.

E per dato personale si intende proprio “qualsiasi informazione riguardante una persona fisica identificata o identificabile”: in sostanza anche “un identificativo online o a uno o più elementi caratteristici della sua identità fisica, fisiologica, genetica, psichica, economica, culturale o sociale”.

Inoltre, si specifica nella convenzione che “le tecniche di trasferimento dei dati riguardano l’invio di un supporto informatico adeguatamente protetto o l’accesso al sistema WebGis o entrambi, a seconda del tipo di dato richiesto. A titolo di esempio il Comune può scegliere di richiedere al Gestore un accesso al sistema WebGis per la visualizzazione geografica delle condutture e degli impianti e/o di ricevere l’elenco delle utenze idriche”.


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