Anche il Comune di Aprilia aderisce alla convenzione con l’Egato 4 e Acqualatina per lo scambio di dati personali degli utenti
La giunta del Sindaco Lanfranco Principi vota la delibera con cui il Comune procede ad aderire alla convenzione tra Comuni, Acqualatina Spa e Ato 4 per la condivisione dei dati degli utenti. Una strumento che, nelle intenzioni dei sottoscrittori, dovrebbe servire a stanare i morosi e gli abusivi. “Uno degli obiettivi del progetto – si legge nella delibera dell’amministrazione apriliana – è la riduzione delle perdite definite “amministrative” stimate tra il 12-20% nell’ATO 4 ovvero il recupero dei volumi di acqua immessa in rete e non fatturati dal Gestore”. Per raggiungere tale obiettivo occorre il coinvolgimento diretto dei Comuni interessati, attraverso la messa a disposizione al Gestore di banche dati utili allo scopo”.
Banche dati che chiaramente fanno riferimento ai dati degli utenti.
A ottobre scorso, la convenzione fu varata dalla giunta comunale di Fondi. Ma da cosa nasce questo “patto”? A renderlo evidente è lo stesso corpo della convenzione che spiega come già dai primi anni di gestione del servizio idrico (la gestione di Acqualatina è stata stipulata, come noto, nel lontano 2002 e durerà fino al 2032) “si rendeva evidente la diffusione del fenomeno dell’abusivismo tra gli utenti del Servizio, circostanza che produceva al Gestore uno squilibrio tra le entrate attese e quelle effettivamente percepite, con conseguenze sull’intera utenza”.
Al che, nel 2004, contro i cosiddetti abusivi, l’Ato4 (l’insieme di tutti i Comuni pontini, in parte ciociari e capitolini, in teoria soci di maggioranza della società pubblico-privata) e Acqualatina hanno approvato un regolamento usi impropri per incentivare le regolarizzazioni dell’utilizzo dell’acqua pubblica. L’applicazione di questo regolamento, secondo i due organismi, necessita di “una verifica capillare delle utenze, mediante il raffronto tra i dati circa gli immobili e i locali già in possesso di regolare contratto e dunque già censiti e i dati circa la residenza degli abitanti del territorio”.
Ecco perché, il 28 settembre 2005, l’Ato4 ha stipulato con il Gestore un Accordo con cui i Comuni si impegnano a coadiuvare Acqualatina nella ricerca e nel recupero delle utenze abusive mediante il trasferimento delle banche dati di anagrafe, Imu, Tari, Tares, le quali sarebbero state consegnate alla Segreteria Tecnica Operativa.
Uno scambio di informazioni che è poi stato previsto da diversi Comuni dell’Ato4. Ora, però, a distanza di anni, forse per prevenire qualche intervento dell’autorità della privacy, il gestore e l’Ato4, e i Comuni ( non solo Aprilia e Fondi), danno il via a una nuova convenzione volta a “promuovere e disciplinare la collaborazione tecnica tra il Comune, l’EGATO ed il Gestore”, così da gestire “comunicazione e conseguente trattamento dei dati personali” degli utenti.
E per dato personale si intende proprio “qualsiasi informazione riguardante una persona fisica identificata o identificabile”: in sostanza anche “un identificativo online o a uno o più elementi caratteristici della sua identità fisica, fisiologica, genetica, psichica, economica, culturale o sociale”.
Inoltre, si specifica nella convenzione che “le tecniche di trasferimento dei dati riguardano l’invio di un supporto informatico adeguatamente protetto o l’accesso al sistema WebGis o entrambi, a seconda del tipo di dato richiesto. A titolo di esempio il Comune può scegliere di richiedere al Gestore un accesso al sistema WebGis per la visualizzazione geografica delle condutture e degli impianti e/o di ricevere l’elenco delle utenze idriche”.