ABUSI SESSUALI E FILMATI: 12 LE PARTI CIVILI CONTRO IL TECNICO RADIOLOGO DELL’ASL DI LATINA

Tribunale di Roma
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Tecnico radiologo accusato di abusi sessuali a Latina: ieri l’udienza preliminare nei confronti del 57enne pontino

Accusato di violenza sessuale aggravata commessa nei confronti di due minorenni ed esercizio abusivo della professione medica in quanto si sarebbe spacciato per una funzione che non ricopriva, Roberto De Vita dovrà comparire di nuovo davanti al Giudice il prossimo 9 febbraio presso il Tribunale di Roma.

Ieri, il Giudice per l’udienza preliminare ha accolto la richiesta di De Vita, difeso dagli avvocati Bove e Giudetti, di essere giudicato col rito abbreviato a condizione che la perizia della difesa, commissionata al professor Antonio Oliva, dimostri che i palpeggiamenti nei confronti delle due minorenni, contestati dall’accusa, fossero nel perimetro della sua professione.

Il 22 gennaio, De Vita fu posto ai domiciliari, poiché arrestato dalla Polizia di Latina. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Latina, con il procuratore aggiunto Carlo Lasperanza e il sostituto Antonio Sgarrella, furono svolte dai poliziotti della II^ Sezione della Squadra Mobile, addetta ai reati contro la persona in danno di minori e reati sessuali.

A dicembre 2020, una delle due minorenni si era recata presso il Poliambulatorio Distretto 2 della ASL di Latina a Piazza Celli per sottoporsi a un esame radiografico. Durante la visita, svolta dal tecnico radiologo, quest’ultimo avrebbe assunto atteggiamenti tali da presentarsi come medico, oltreché a palpeggiare nelle parti intime e sul seno.

La minorenne, dopo l’accaduto, aveva denunciato di essere stata costretta a spogliarsi, rimanendo solo con le mutandine e venendo toccata dall’indagato in prossimità del pube e dei seni. “Uno che non è un medico mi ha fatto spogliare, mi ha toccato in modo strano e secondo me stava pure riprendendo tutto, di nascosto, con un cellulare” – così la giovane di 17 anni, alla vigilia di Natale trascorso, aveva raccontato agli investigatori della Mobile di Latina guidati da Giuseppe Pontecorvo dopo essere stata visitata da quel tecnico radiologo.

La vittima aveva inoltre il presentimento di essere stata filmata, una circostanza poi appurata dagli investigatori con la perquisizione svolta presso l’abitazione dell’uomo.

L’attività della Squadra Mobile ha permesso il ritrovamento di tre telefoni cellulari, tra cui quello descritto dalla ragazza in sede di denuncia e un computer portatile, poi sottoposti a sequestro.

Dall’analisi del telefono cellulare, è emerso che il video di dicembre 2020 ritraente la minore non era l’unico: sono risultati, infatti, numerosi altri filmati riguardanti altrettante pazienti femminili parzialmente nude.

Ecco perché, ieri, hanno chiesto di costituirsi in giudizio, nell’ambito dell’udienza, dodici ragazze oltreché all’Asl di Latina di cui il 57enne è dipendente.

De Vita, interrogato dal Gip dopo l’arresto, negò gli addebiti. A giugno scorso, l’uomo è stato sottoposto a sorveglianza speciale.

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