ABC E RIFIUTI, CONTINUA IL DUELLO TRA CODICI E I VERTICI: “RISPOSTE SACCENTI DAL PRESIDENTE GIORGI”

Conferimento dei rifiuti, Bottoni (Codici) replica ulteriormente ad Abc: alle scelte non condivisibili si aggiungono risposte saccenti

“Dagli organi di informazione Codici, Associazione di tutela dei diritti dei cittadini, ha appreso che ABC, cioè l’azienda speciale che cura la raccolta dei rifiuti nel territorio del comune di Latina, ha replicato alla osservazioni pubblicate qualche giorno or sono, relativamente al punto di vista critico esposto da Codici in merito alle sanzioni che si pensa di comminare a coloro che gettano i loro rifiuti nei cassonetti stradali, pur abitando in zone in cui è presente la raccolta “porta a porta”.

La replica, di cui Codici ha avuto conoscenza parziale ed indiretta, mirerebbe a rafforzare la pretesa di dover contravvenzionare i cittadini, piuttosto che dare spiegazioni su quello che Codici ritiene essere un sistema che si è ben presto rivelato inefficace in buona parte della città, tanto da costringere cittadini che pure pagano a prezzi non esattamente economici un servizio senza esserne soddisfatti, tanto da dover sobbarcarsi l’onere di andare a gettare i loro rifiuti altrove.

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La replica di ABC conferma che la scelta fortemente voluta dall’amministrazione comunale è stata molto probabilmente affrettata e, comunque, non sarebbero state preventivamente valutate le varie situazioni di effettiva applicabilità su tutto il territorio del servizio che si intendeva avviare.

Il comune di Latina, a questo proposito, a suo tempo ha commissionato uno studio ad una azienda che, verosimilmente, non ha preso in esame le diverse situazioni abitative della città e, comunque, senza alcun tipo di confronto con le associazioni rappresentative dei diritti dei cittadini, le quali avrebbero sicuramente potuto offrire un utile apporto di idee, qualora ce ne fosse stata offerta l’opportunità.

Invece l’amministrazione civica allora in carica ha tirato dritto nel suo proposito, del quale già da tempo i cittadini stanno soffrendo le conseguenze ed oggi, invece, di prendere atto che la scelta effettuata forse poteva essere più ponderata, quindi migliore e più efficace, si punta il dito contro quei latinensi che sono costretti, loro malgrado, a portare i rifiuti in zone della città dove ancora trovano i raccoglitori stradali.

E’ opportuno precisare che, non per questo, Codici trovava il precedente sistema non migliorabile, anzi lo sarebbe stato e lo doveva essere.

Invece ancora oggi parte della città mette in mostra quei vecchi cassonetti ormai ridotti a rottami, il che rende mortificante l’immagine di Latina.

Codici ritiene ancora opportuno evidenziare che i costi del sistema posto in essere sono diventati persino maggiori di quello precedente, con aggravio di spese per i cittadini che, al contrario, ritenevano che dalla nuova scelta derivasse un più efficace sistema di conferimento e, quindi, di smaltimento dei rifiuti urbani ed, in conseguenza, di poter legittimamente attendersi un minor costo a proprio carico.

A distanza di diversi anni, viceversa, i latinensi si ritrovano a dover affrontare un sistema imperfetto, sul quale l’amministrazione non mostra segni di ripensamento, maggiori costi ed, ironia della sorte, persino il rischio di essere contravvenzionati qualora, invece che gettare i loro rifiuti per strada o lasciarli sui marciapiedi, si assumono l’onere (che Codici ritiene collaborativo) di inserirli nei cassonetti stradali, dove questi sono ancora posizionati.

E’ pur vero che ciò aggrava il carico di rifiuti in quelle zone dove vengono depositati ulteriori quantità di rifiuti rispetto a quella che potrebbe considerarsi la presunta normalità, ma sarebbe sufficiente che ABC incrementi il numero dei cassonetti ancora presenti, peraltro già di per se stessi da lungo tempo ampiamente insufficienti ad accogliere i rifiuti che potremmo definire “di ordinaria amministrazione”.

Codici auspica ancora una volta che il Commissario Straordinario sappia cogliere l’occasione per far eseguire uno studio della situazione, auspicabilmente con il coinvolgimento delle Associazioni dei consumatori, partendo dalla distribuzione di un questionario per mezzo del quale comprendere le ragioni dei cittadini, invece che continuare a vessarli con scelte incomprensibili, non condivisibili e, visti i risultati, troppo costose per le loro tasche, già oltremodo vessate”.

Così, in una nota, Antonio Bottoni, responsabile provinciale dell’associazione dei consumatore “Codici”.

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