Giovedì 11 ottobre 2018 dalle ore 18.30 si inaugura a Roma, in via Eurialo 22 (Furio Camillo), “Pub&shop Vale la Pena”: il primo locale di somministrazione e vendita di prodotti dell’economia carceraria. Nel locale saranno proposti prodotti, alimentari e non, realizzati da persone in esecuzione penale. Da Roma, la birra artigianale Vale la Pena, promotrice dell’iniziativa, i formaggi di Cibo Agricolo Libero del caseificio di Rebibbia femminile, il caffè Galeotto della torrefazione di Rebibbia Nuovo Complesso, realizzazioni di Man at work e del forno di Rebibbia “Terza casa Fine Pane Mai”. Ma anche dal resto d’Italia, come i Taralli Campo dei Miracoli del carcere di Trani, i biscotti Cotti in Fragranza dell’istituto Malaspina di Palermo, la pasta GiglioLab dell’Ucciardone, i grissini Farina nel Sacco del carcere di Torino ed il nuovo progetto O.R.T.O. SemiLiberi del carcere di Viterbo. E poi, borse e abbigliamento, con le Malefatte del carcere di Venezia e le magliette Extraliberi, prodotte nel laboratorio di serigrafia della casa circondariale di Torino. Infine accessori e tessuti realizzati con materiale di recupero da Made in Carcere nella sezione femminile di Lecce. Forte la presenza istituzionale a sostegno dell’iniziativa, della Regione Lazio con la consigliera Marta Bonafoni e l’assessore Enrica Onorati, di Arsial con il presidente Antonio Rosati, del Campidoglio con Daniele Frongia e del Municipio VII con Francesca Biondo. La mission che accomuna i progetti presenti è il contrasto della recidiva, ovvero evitare che le persone in esecuzione penale compiano un nuovo reato quando escono dal carcere. Gli ultimi dati (aggiornati al 2005) registrano un tasso di recidiva pari al 70% tra coloro che non godono di misure alternative al carcere, viceversa chi viene inserito in progetti produttivi e qualificanti come questi torna a delinquere solamente 2 volte su 100, con enormi vantaggi per la società sia in termini economici che di sicurezza sociale. Altro dato da considerare è che su 59 mila detenuti solamente 1000 possano accedere a lavori qualificanti e formativi. Per questo motivo nel 2013 nasce Semi di Libertà Onlus, l’associazione romana che ha creato il birrificio artigianle Vale la Pena finalizzato alla formazione professionale di persone in esecuzione penale esterna, 2 delle quali ora assunte nel “Pub&Shop Vale la Pena”. Semi di Libertà è anche tra i fondatori della piattaforma di promozione “Economia Carceraria”, nata in seguito al successo conseguito dall’omonimo festival realizzato nella Città dell’Altra Economia di Roma lo scorso giugno, che sarà replicato a livello nazionale e regionale, sviluppando parallelamente una distribuzione e vendita di tali prodotti, anche on line. I prodotti dell’Economia Carceraria sono buoni e di qualità perché frutto di impegno e orgoglio, fatti da persone che con essi correggono traiettorie di vita. E fanno bene, perché creano circuiti virtuosi, diminuendo recidiva e reati. Acquistarli quindi è un gesto di responsabilità sociale, semplice ma di grande impatto e soddisfazione. Ogni cosa prodotta in carcere ha nella sua anima un valore aggiunto: quello del riscatto sociale e della scommessa su se stessi; “prodotti di Qualità e Valori che, sprigionano profumi, e Persone”.
A ROMA IL PRIMO PUB&SHOP ITALIANO DI ECONOMIA CARCERARIA
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