Come annunciato da tempo, mercoledì 27 marzo, il Partito Comunista- sezione “Mariano Mandolesi” di Gaeta ha manifestato in concomitanza della seduta del Consiglio comunale di Gaeta per chiedere il rispetto della delibera contro i distacchi dell’acqua ai cittadini morosi, sottoscritta nel 2016 da centinaia di cittadini ed approvata a larga maggioranza dall’assise. “La manifestazione- afferma il Partito Comunista- si è resa necessaria alla luce del mancato rispetto nei confronti del deliberato da parte della società, che ha anzi ultimamente intensificato i distacchi come segnalatoci da molti utenti, oltre che dal totale disinteresse finora mostrato dal Consiglio e dall’Amministrazione nei confronti di un fatto tanto grave. Nostro intento non era solo quello di colmare la consueta distanza tra il dibattito politico consiliare e le problematiche più gravi che colpiscono le classi popolari, ma anche ricordare a gran voce il ruolo e l’importanza delle istituzioni cittadine rispetto all’arroganza di una società a partecipazione privata e alla grave responsabilità di coloro i quali non fanno nulla per difenderle. Purtroppo già prima del presidio la scelta della Conferenza dei capigruppo e della Presidenza di non inserire alcun punto di discussione su di un tema tanto importante e sollevato da tempo aveva confermato il solito atteggiamento di chiusura, di autoreferenzialità e di insensibilità alle esigenze delle classi più deboli e dei cittadini che si battono per la ripubblicizzazione del servizio idrico. Dal rumoroso e partecipato presidio di protesta è anche giunto un appello inascoltato di ricevere una delegazione di manifestanti che illustrassero la situazione di grave criticità di cui siamo a conoscenza. Sarebbero state esposte inoltre più nello specifico le richieste del PC, consistenti in azioni concrete per sanzionare la società per la sua inottemperanza riportando l’accaduto anche all’interno dell’assemblea dell’ATO o nell’immediata firma di un’ordinanza sindacale emessa contro i distacchi, anche per ridurre i rischi igienico sanitari. Ci ha rincuorato e ci fa ben sperare la grande partecipazione ed attenzione manifestata dai cittadini sul tema, non solo in occasione del presidio di protesta, ma anche nelle settimane precedenti, perfino da parte di coloro che non sono stati colpiti direttamente dai distacchi selvaggi. Certo è che la nostra battaglia per rompere il muro del silenzio e dell’indifferenza su di un fatto tanto grave e sulla collusione della classe politica cittadina con i ristretti interessi privati rappresentati da Acqualatina ha avuto nella manifestazione un momento importantissimo e si protrarrà in futuro. Anche nel caso in cui nell’immediato le nostre richieste- ha concluso il Partito Comunista- non venissero accolte avremmo ugualmente raggiunto un obiettivo non da poco smascherando in maniera definitiva l’ipocrisia di quanti nel 2016 approvarono la nostra delibera solo per una squallida operazione di facciata, con in prima fila la maggioranza e l’attuale Sindaco, nutrendo in realtà il più profondo disinteresse per la grave ingiustizia che vede intere famiglie private del bene più prezioso, l’acqua”.
A GAETA PROTESTA CONTRO ACQUALATINA: PERCHÉ LE AMMINISTRAZIONI RESTANO A GUARDARE?
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