Nel 2001 Silvio Berlusconi, nello studio televisivo del fido Bruno Vespa, firmava il “Patto con gli Italiani” sancendo l’inizio di una nuova era della politica, la forma prima del contenuto, il marketing e la comunicazione prima della visione e dei fatti.
In questo contesto si inserisce la sindrome da annuncio, che ha colpito i politici nostrani da quando i Talk Show e i Social Network sono diventati fondamentali per recuperare consenso elettorale e quindi vincere le elezioni.
La politica locale è stata letteralmente invasa da questo “modus operandi”: lavori annunciati e mai iniziati, promesse senza una base fattuale, il tutto condito da un uso spasmodico della comunicazione social, con pagine e gruppi Facebook che fanno da megafono agli annunci del sindaco di turno, anche se incompleti e poco trasparenti.
Nei precedenti articoli vi abbiamo raccontato come anche i sindaci della nostra provincia siano figli di questo approccio alla politica tipico del berlusconismo, come ad esempio Giada Gervasi di Sabaudia, che ha annunciato lavori di manutenzione del ponte sul Lago di Paola (mai iniziati), oltre che l’ottenimento di fondi che in realtà erano riservati ma non erogati.
ANCHE PRIVERNO CI CASCA
In una nota stampa inviata a vari siti d’informazione, il Comune di Priverno ha annunciato di aver raggiunto l’importante traguardo del 65% di raccolta differenziata, puntando all’ambizioso obiettivo di far diventare il comune lepino Plastic Free.
Purtroppo, Il dossier di Legambiente Lazio ci dà dei dati completamente diversi, Priverno non risulta tra i comuni più virtuosi della Regione Lazio (dovrebbe, visto la percentuale dichiarata) anzi, consultando il dossier sui comuni “ricicloni” si arriverà a pagina 29, dove si potrà leggere come Priverno risulta essere terz’ultima in classifica per quanto riguarda la raccolta differenziata. Peggio del comune lepino, che ha registrato il 14,70% di riciclo, hanno fatto soltanto Ponza con un misero 6,30% e Minturno con il 10,70%. Ci si chiede come sia possibile una tale discrepanza di dati: come ha fatto l’amministrazione comunale ad aumentare la differenziata di più del 50% in poco più di 3 mesi?