PALAZZINA DI VIA QUARTO: LA SOCIETÀ CHE DOVEVA COSTRUIRE È FALLITA

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Cantiere di Via Quarto (Foto Lunanotizie.it)

La palazzina non costruita di Via Quarto continua a far discutere: la società Effebi srl condannata col Comune di Latina è fallita

Il 19 luglio scorso, il Commissario prefettizio, Carmine Valente, ha dato mandato all’Avvocato del Comune Francesco Cavalcanti, di costituirsi in giudizio davanti al Tribunale Civile di Latina per una causa che afferisce a un tempo lontano: ossia a quello in cui, in ragione dell’annullamento dei piani particolareggiati operato da un altro Commissario, Giacomo Barbato, la Effebi srl, un tempo controllata dal costruttore Massimo Riccardo, non poté concludere la realizzazione della palazzina in Via Quarto.

Una palazzina che, come si ricorderà, scatenò la protesta di un comitato di cittadini (Il Gigante Buono) e soprattutto le mirate denunce di una cittadina in particolare.

Ora – così come spiegava la delibera del Commissario Valente datata 19 luglio 2022 – con atto di citazione notificato all’Amministrazione Comunale e all’Impresa Effebi srl, una privata cittadina “ha officiato il Tribunale Civile di Latina per la condanna di entrambi, in solido, alla restituzione dell’importo di 114.000 euro oltre interessi e rivalutazione, nonché al risarcimento dei danni dichiaratamente subiti conseguentemente tanto all’inadempimento contrattuale della Società (per la mancata realizzazione degli immobili promessi in vendita), quanto dell’Ente (in ragione del ritiro in autotutela dell’Atto di assenso edificatorio inizialmente rilasciato, facendo affidamento sul quale l’Attore aveva sottoscritto contratto preliminare di compravendita con la ridetta Impresa)”.

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C’è un nodo, però, che non era emerso nella delibera del Commissario. La Effebi, non più controllata dall’imprenditore Massimo Riccardo che formalmente ha ceduto la società a luglio 2014, risultava già dichiarata fallita dal Tribunale civile di Latina. La sentenza è stata emessa il 30 giugno 2022 dal Tribunale, riunito in camera di consiglio composto dai giudici Caterina Chiaravalloti, Marco Pietricola e Tiziana Tinessa.

La sentenza scaturisce da un ricorso presentato da un privato creditore ad aprile scorso con cui si chiedeva di dichiarare il fallimento dell’impresa ubicata in Via Monte Lupone a Latina. L’impresa risultava in capo a Carlo Ciovacco, deceduto a marzo 2022. Secondo la sentenza, il debitore è un imprenditore che esercita un’attività commerciale ed è pertanto soggetto alle disposizioni sul fallimento secondo legge.

Il Tribunale di Latina ha ricostruito che in capo all’imprenditore vi era l’esistenza di debiti gravanti sull’impresa per 2.100.000 euro circa, derivanti da carichi erariali secondo una nota dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione e sulla base di una relazione della Guardia di Finanza di Latina datata 3 giugno 2022.

Lo stato di insolvenza dell’imprenditore si sostanzia anche nell’assenza di beni immobili e mobili registrati in capo alla società debitrice a fronte dei debiti complessivi oltre che a quelli per circa 33mila euro nei confronti del ricorrente privato.

Ma nella relazione della Guardia di Finanza si scopre anche che l’impresa Effebi, la quale all’oggetto sociale aveva la costruzione di edifici residenziali e non in muratura, cemento armato e prefabbricati, aveva con sé un unico dipendente. Dal 2013, inoltre, non risultavano depositati i bilanci.

Ecco perché il Tribunale di Latina ha dichiarato il fallimento della società e nominato un curatore. Prossima tappa il 17 novembre 2022 quando è stata fissata l’adunanza in Tribunale per l’esame dello stato passivo.

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