SICAMB INQUINATA, ARPA CHIEDE CRONOPROGRAMMA

SICAMB, l'azienda pontina sita a Latina in Strada Eschilo
SICAMB, l'azienda pontina sita a Latina in Strada Eschido

Inquinamento presso la stabilimento dell’azienda di Latina, Sicamb SpA: chiesto un supplemento di indagini

A luglio 2015, la società Sicamb S.p.A., la storica azienda del comparto aeronautica di Latina, in via Eschido, comunicò alla Regione Lazio, alla Provincia di Latina, all’Arpa Lazio Latina, al Prefetto e al Comune di Latina, che, per via “della verifica di Arpa Lazio”, le analisi ambientali avevano evidenziato il superamento delle Concentrazioni Soglia di Contaminazione“.

In sostanza, erano state ravvisate tracce di Dicloroetilene a monte e a valle, e per il parametro cloroformio a monte. Parametri di inquinamento chimico che attestavano la necessità di approfondimenti.

Dopo l’evidenza sottolineata dall’Arpa, furono avviate le varie procedure con il piano di caratterizzazione (2016), propedeutico alla bonifica, fino alla conferenza dei servizi (2018).

Tra marzo e aprile 2020, la Sicamb SpA, in ottemperanza alle osservazioni e richieste formulate dagli Enti
competenti in sede di Conferenza dei Servizi e di tavolo tecnico, ha trasmesso anche al Comune di Latina il documento “Integrazione al Piano di Caratterizzazione” redatto dalla società Cosmari Gestioni Ambientali srl.

Successivamente, a maggio 2020, il Servizio Ambiente ha convocato una nuova Conferenza dei Servizi
fissata per il giorno 30 giugno nel corso della quale, in ragione dei pareri di Arpa e Provincia, non è stato approvato il documento “Integrazione al Piano di caratterizzazione”.

Gli enti hanno così invitato la Sicamb a dare seguito alle prescrizioni e alle osservazioni formulate.

A luglio scorso, una terza Conferenza dei servizi ha reso ancor più evidente il deficit di conoscenza rispetto al grado di inquinamento del sito, tanto è che l’Arpa “concorda sulla realizzazione delle indagini integrative proposte e chiede che il cronoprogramma dettagliato delle attività sia presentato con un preavviso di almeno 15 giorni per consentire la programmazione delle attività di verifica e controllo”.

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