“L’ERBA DEL VICINO” TRA APRILIA E VELLETRI: CONDANNATI PER LO SPACCIO DI MARIJUANA

erba sequestrata
L'erba sequestrata dalla Polizia di Stato nell'immobile di tre pianI a Velletri

“L’Erba del Vicino”: arrivano le condanne per spaccio di droga nei confronti delle persone coinvolte nell’operazione del gennaio 2021. Furono arrestati anche un padre e un figlio

La Polizia di Latina, a gennaio 2021, eseguì cinque misure cautelari per traffico di sostanze stupefacenti. Le indagini, svolte dagli agenti della Sezione Antidroga della Squadra Mobile e coordinate dal Sostituto Procuratore Giuseppe Miliano della Procura della Repubblica di Latina, avevano permesso di trarre in arresto due uomini di Aprilia, padre e figlio di 60 e 34 anniRoberto e Luca Mirabilio (entrambi già condannati per spaccio e noti alle cronache), mentre per tre loro stretti conoscenti, sempre di Aprilia – due ragazzi ed una ragazza, tutti trentenni – fu disposta la misura dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria. Si trattava di Marika Ponza 32 anni, Loris Baldassini 29 anni e Andrea Spognardi anche lui giovane di 29 anni.
Indagati a piede libero anche un uomo di 72 anni e un 22enne pakistano, Ali Rizwan, già condannato, a giugno 2020, insieme a Roberto Mirabilio alla pena di 2 anni e 4 mesi per detenzione di sostanza stupefacente.

Ora, in udienza preliminare, il Gup Pierpaolo Bortone ha emesso le sentenze di condanna per i principali imputati. Al 60enne Roberto Mirabilio 3 anni e 2 mesi, mentre al figlio Luca 2 anni e 8 mesi di reclusione. Stessa pena per Loris Baldassini. Marika Ponza, invece, è stata condannata alla pena di 2 anni di reclusione.

L’episodio da cui era scaturita l’attività investigativa risaliva ad ottobre del 2019, quando la Squadra Mobile aveva arrestato Luca Mirabilio trovato in possesso di oltre 35 kg di marijuana.

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Le successive investigazioni, anche di natura tecnica, avevano consentito di raccogliere numerosi elementi di prova relativi a coltivazione, produzione, detenzione e spaccio di stupefacenti.

Su Aprilia, infatti, padre e figlio si sono rivelati particolarmente attivi nella sistematica e strutturata attività di produzione e coltivazione di canapa indiana, che poi veniva immessa sul mercato tramite la collaborazione degli altri indagati, i quali provvedevano allo smercio al minuto. Gestivano, secondo l’accusa, in un locale sul retro della loro abitazione in Via dei Giardini, un magazzino per stoccare la droga.

Nel corso di appositi servizi di osservazione e di pedinamento, è stato scoperto un immobile di tre piani, situato a Velletri, dove era stata organizzata un’estesa e sofisticata piantagione di marijuana che si avvaleva di apposito impianto idrico ed elettrico di ventilazione ed essiccazione. Durante le varie fasi delle indagini, sono stati sequestrati ulteriori 50 chili di stupefacente del medesimo tipo.

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