AL KARAMA, VERTICE IN COMUNE: EVITARE CHE I ROM TORNINO AL CAMPO BRUCIATO. E SPUNTA IL RISCHIO COVID

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Il padiglione all'ex Rossi Sud dove si trovano i nomadi di Al Karama

Al Comune di Latina una riunione sui nomadi di Al Karama trasferiti all’ex Rossi Sud dopo l’incendio che ha devastato il campo di Via Monfalcone tra Borgo Bainsizza e Borgo Montello

Si è tenuto un incontro al Comune di Latina per fare il punto sulla situazione che si è venuta a creare tra l’ex Rossi Sud e il centro Al Karama. Come noto, i nomadi di Via Monfalcone, da anni abitanti nel campo in Via Monfalcone, sono stati trasferiti nel centro vaccinale di Via Monti Lepini dopo l’incendio che si è verificato lo scorso 2 luglio. Un incendio devastante che ha distrutto diverse baracche degli abitanti, preoccupando anche sul lato dei materiali tossici che sono andati bruciati, tra cui una cospicua quantità di amianto.

Solo pochi giorni fa, Latina Tu raccontava del nuovo stato dell’arte all’ex Rossi Sud dove i nomadi sono stati trasferiti in uno dei padiglioni. Alcuni di loro, già almeno da una settimana, sono tornati nel campo di Borgo Bainsizza, violando i sigilli e rischiando sia in termini di infrazioni della legge che sul lato della salute. Infatti, l’amianto che è bruciato costituisce un pericolo enorme e nessuno al momento può permettersi di pernottare in un luogo rischiando di respirare sostanze tossiche. Un aspetto che, però, molti nomadi non vogliono comprendere.

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Al momento, d’altra parte, all’Ex Rossi Sud, non tutto va per il verso giusto. È di oggi, ad esempio, l’ultima: due bagni che non funzionato. Senza contare la non perfetta organizzazione, lasciata per lo più alle associazioni di volontari che cercano di dare ristoro ai nomadi, anche con i pasti portati al padiglione dalla Dussmann Service.

Ad ogni modo, in Comune, alla presenza del nuovo Commissario prefettizio Carmine Valente, della vice-commissaria Monica Perna, della Digos, del Capo della Polizia Locale e del Dirigente UOC Prevenzione Attiva dell’Asl di Latina Antonio Sabatucci, è stato ascoltato, oggi, Paolo Bortoletto, militante politico storico tra Borgo Montello e Borgo Bainsizza, il quale da anni offre il suo contributo agli abitanti di Al Karama.

Nel corso dell’incontro, il Commissario Valente ha promesso delle navette adibite al trasporto dei nomadi i quali, da giorni, si recano con i loro mezzi dall’ex Rossi Sud nei campi dei borghi per lavorare nelle varie aziende dove sono dipendenti: chi regolarizzato, chi senza un contratto. Un aspetto che se risolto potrebbe aiutare sul piano dell’ordine. Chiesta da Bortoletto anche la possibilità che nel padiglione vi siano dei divisori, in modo tale da offrire un po’ di intimità ai nomadi che vivono, al momento, nella promiscuità completa.

Il Commissario ha riferito di essere al corrente della situazione atavica di Al Karama, rassicurando sul fatto che vi è il suo interessamento per far ripartire il progetto del nuovo campo, lasciato morire da anni tra burocrazia e politica inefficiente.

Ma ad allertare soprattutto Polizia di Stato e Polizia Locale c’è soprattutto la circostanza per cui il campo off limits di Al Karama è stato violato. Per tale ragione, è importante che nessuno entri più ad Al Karama, né tantomeno ci passi la notte. Rassicurazioni sono state chieste anche a Bortoletto in modo che si possa trovare una soluzione ragionevole, senza la quale le conseguenze potrebbero essere gravi dal punto di vista della legalità. Convincere chi è tornato ad Al Karama a fare ritorno all’ex Rossi Sud è una conditio sine qua.

È previsto, inoltre, per domani, un incontro che porrà all’attenzione la questione sanitaria: nel padiglione dell’ex Rossi Sud c’è almeno un caso Covid e ci sono più bambini che hanno la febbre. Ecco: scongiurare un focolaio nel padiglione a due passi dal centro vaccinale, che accoglierà gli over 60 per la quarta dose, è l’obiettivo da centrare da parte delle Istituzioni.

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