Da febbraio si battono per le condizioni in cui versa la loro “casa”. Siamo a Borgo Grappa dove da un paio di mesi un numeroso gruppo di cittadini ha costituito un Comitato Spontaneo con cui veicolare le proprie istanze di miglioramento del decoro urbano con un focus particolare sul Porto di Rio Martino, in balia di burocrazia e insufficiente amministrazione da parte degli Enti preposti (un coacervo tra Regione, Provincia, Comuni, Capitanerie ecc.). Dopo la petizione, con centinaia di firme, inviata al Comune di Latina, il Comitato ha organizzato diversi incontri con le parti in causa: politici ma, sopratutto, le Istituzioni locali.
L’amministrazione di Latina ha partecipato almeno a un paio di incontri, l’ultimo dei quali il 2 aprile di cui pubblichiamo in seguito il comunicato che ne è seguito da parte del Comitato.
Indipendentemente dall’attenzione politico-mediatica – l’ultimo intervento è di ieri da parte del consigliere regionale forzista Pino Simeone che ha trovato la risposta dell’assessore regionale competente per materia, Mauro Alessandri, riguardo a un futuro (quando?) tavolo istituzionale tra la Regione, i Comuni, la Provincia e gli operatori – è difficile dire quando la situazione probabilmente più spinosa, il porto di Rio Martino, si sbloccherà.
Ad ogni modo, il Comitato rivendica giustamente il merito di aver riportato, come si usa dire, la chiesa al centro del villaggio, con un’operazione democratica di fiato sul collo anche, e sopratutto, rispetto al Porto di Rio Martino, che offrirebbe una gamma importante di soluzioni alla situazione difficile che vive Borgo Grappa, tra chiusure di esercizi commerciali e tanti giovani costretti ad andare via.
“In data 2 aprile 2019 – scrivono dal Comitato – si è tenuto un incontro tra il Sindaco, assessori competenti e cittadinanza in merito alle criticità del progetto del Porto Turistico di Rio Martino. In tale occasione ci è stato comunicato il modo in cui sta operando l’amministrazione comunale, finalizzato a risolvere e superare gli ostacoli burocratici inerenti questa opera strategica. Tali indirizzi dà seguito a quanto deliberato dal Consiglio Comunale il 28 Marzo scorso, attraverso una votazione che impegnava il Sindaco e la Giunta ad attivarsi, insieme agli altri enti territoriali coinvolti nel progetto, ad elaborare un cronoprogramma (con date certe) relative allo sviluppo ed alla chiusura dei lavori. Con l’auspicio che a breve ci sarà finalmente una svolta concreta ed uno sblocco dell’infrastruttura, come Comitato intendiamo esprimere sincera graditudine verso l’amministrazione tutta per aver finalmente preso in mano tale questione in maniera risolutiva senza ulteriore attendiamo. Grazie all’istanza da noi presentata ed agli incontri pubblici richiesti si è tornati a parlare dei problemi del Borgo e di Rio Martino in maniera pragmatica e concreta. L’appuntamento per ulteriori dettagli, frutto dell’incontro che avverrà nei prossimi giorni in Regione, è fissato per l’11 Aprile 2019 alla presenza delle istituzioni, dell’ente Parco e della Capitaneria di Porto (ndr: il luogo sarà comunicato nei prossimi giorni dal Comitato, probabilmente al campo sportivo). Un incontro come sempre aperto a tutti, propositivo e costruttivo, nell’interesse esclusivo di Borgo Grappa e della sua Gente“.
Aspettando il cronoprogramma del Comune di Latina, che comunque ha limitate competenze sull’area del Porto Canale, rinnoviamo la domanda che Latina Tu ha avanzato qualche giorno fa (vedi articolo completo): cosa sta aspettando il sindaco Coletta, cui mezza giunta con in testa l’assessora ai servizi sociali, Patrizia Ciccarelli, ha appoggiato Nicola Zingaretti, ad andare dal Governatore del Lazio e pretendere, non chiedere, proprio pretendere che si sblocchi la questione della gestione di Rio Martino? Cosa l’hanno appoggiato a fare, il governatore e segretario del PD, se poi manco le richieste elementari si possono avanzare?