Accende un fuoco in casa per cucinare: identificato dai Carabinieri un cittadino extracomunitario, a intervenire anche il Sindaco
“Il cittadino extracomunitario è stato condotto dai Carabinieri in caserma per l’identificazione poiché privo di documenti e valutata la sua posizione sul territorio italiano verrà denunciato per incendio colposo. L’azione sugli affitti in nero e non, andrà avanti. Grazie ancora alla Polizia Locale e ai Carabinieri. Insieme con la Polizia Locale e i Carabinieri per sostenerli in un’azione di sicurezza e igiene in pieno centro storico. Ringrazio le due forze di Polizia per la tempestività dell’intervento”. A dichiararlo il Sindaco di Sezze Lidano Lucidi che è intervenuto in una cantina a Sezze dove un cittadino extracomunitario aveva acceso un fuoco con l’intenzione di cucinarsi il pranzo.
L’allerta è stata data da alcuni cittadini che hanno visto la presenza di un denso fumo uscire dall’immobile adibito a cantina. Successivamente, dopo l’intervento di Carabinieri e Vigili del Fuoco, oltreché alla Polizia Locale, per la messa in sicurezza del luogo, è stato scoperto che ad abitare dentro la cantina fossero in più di una persona, alla presenza di un contratto d’affitto stipulato da uno di loro.
Il problema che gli abitanti della cantina vivevano senza elettricità, gas e acqua, considerato che le utenze non erano state pagate.
Il sindaco, in una apposita ordinanza, ha disposto “il divieto di utilizzo di detti locali dalla data odierna ai proprietari e a chi, a qualunque titolo, occupi l’immobile in questione, fatta eccezione per il personale espressamente autorizzato ad effettuare rilievi e gli interventi tecnici, in condizioni di sicurezza, ed il conseguente sgombero immediato delle persone presenti nelle citate unità immobiliari”.
“I proprietari delle unità immobiliari” dovranno “procedere all’esecuzione degli interventi di ripristino di cui innanzi al fine di assicurare le condizioni di sicurezza degli immobili medesimi, oltre all’attuazione immediata di eventuali interventi di messa in sicurezza ritenuti necessari ed urgenti, a tutela della pubblica e privata incolumità, entro e non oltre 30 giorni a far data dalla notifica della presente, previa presentazione di apposita perizia a firma di tecnico abilitato”.