Auto riciclate in provincia di Latina: si è concluso il processo in primo grado per un uomo di Cori recentemente coinvolto in un’altra operazione
Le indagini dei Carabinieri della Compagnia di Latina erano scattate nel 2010 dopo una segnalazione ai militari dell’Arma carabinieri per la presenza di una Bmw X6 parcheggiata davanti a una discesa per disabili, nei pressi di un centro commerciale del capoluogo. La vettura all’interno nascondeva 8 chili di hashish. Finì arrestato un uomo per la detenzione della droga, ma gli accertamenti successivi portarono a scoprire un traffico di auto rubate. In carcere finirono altre sette persone.
Le vetture di grossa cilindrata (Porsche, Audi, Range Rover, Bmw) venivano individuate
su un noto sito internet di vendita di auto usate. Una volta scelto il modello e carpita la targa
dell’auto in vendita e in mostra su internet, gli uomini arrestati rubavano un modello simile a cui veniva applicato lo stesso numero di targa. Le vetture venivano poi trasportate via terra e via mare dall’Italia verso Barcellona e poi in Marocco.
Tra gli arrestati di quella complessa operazione dei Carabinieri, che accertarono anche il traffico di droga, vi erano anche tre di coloro per cui il Collegio del Tribunale di Latina, presieduto dal Giudice Gian Luca Soana, ha appena emesso altrettante condanne.
Sia Salami Nabil, sia Abdeljalil Loulid che Andrea Besco dovevano rispondere di riciclaggio di auto rubate: per il primo la condanna è di 5 anni, per il secondo 4 anni, infine per il terzo 3 anni di reclusione.
Salami Nabil, peraltro, è stato coinvolto nell’ottobre 2021 in una complessa operazione della Polizia Stradale denominata “Marrakech Express” che lo vede accusato sempre di far parte di un sodalizio dedito a riciclare auto di lusso rubate. Tale procedimento è già incardinato presso il Tribunale di Latina e la prossima udienza è prevista per il 14 luglio.