ESTORSIONI DEI CASAMONICA: “UNA GIORNATA DELLA LEGALITÀ PER INCORAGGIARE GLI OPERATORI ECONOMICI A DENUNCIARE”

Il banner pubblicato sui social dall'Associazione Città Sport Cultura
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Estorsioni dei Casamonica a Latina: l’associazione “Città Sport Cultura” propone di indire una Giornata della Legalità

“L’associazione Città Sport Cultura – si legge in una nota pubblicata sui social, a firma del suo segretario generale Stefano Pedrizzi – visto quanto accaduto e relativamente agli episodi di cui sono state vittime alcuni ristoratori della città, esprime innanzitutto il proprio plauso alle forze di polizia che in brevissimo tempo hanno portato a termine la brillante operazione e chiederà al primo cittadino e alle più alte cariche istituzionali di Latina di proclamare il 27 maggio come “Giornata della Legalità”.

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“L’idea – spiega Pedrizzi – nasce per incoraggiare tutti gli operatori economici ad avere fiducia nelle forze dell’ordine e per analizzare le conseguenze dei fenomeni criminali sull’economia e sulle imprese. L’obiettivo è promuovere e sostenere la cultura della legalità, requisito fondamentale ed imprescindibile per la crescita e lo sviluppo del nostro territorio”.

Le prepotenze per cui sono finiti agli arresti (uno in carcere, due ai domiciliari) i tre appartenenti al clan Casamonica di Roma sono avvenute a marzo scorso. In meno di 24 ore, i tre uomini della nota famiglia di origine rom romana hanno fatto razzie di vini e cibi prelibati in ben due locali della città, in compagnia di tre donne: prima al centro di Latina, poi al Lido. Non solo “scrocco” violento e senza pagare, ma anche una estorsione accertata di 160 euro e una tentata estorsione da circa 800 euro. Tutto condito da intimidazioni dal sapore mafioso – “sapete chi sono io?” – diceva con fare minaccio Diego Casamonica detto “Marco”, 43enne finito in carcere – e atti di arrogante prevaricazione ai danni di gestori e dipendenti dei due locali. Diversamente da tante altre volte, uno dei due titolari, che è proprietario del locale al Lido di Latina, ha denunciato tutto alla Polizia di Stato. Da questa denuncia è partita l’indagine della Squadra Mobile di Latina, guidata dal Dirigente Giuseppe Pontecorvo, che è risalita anche agli episodi che avevano interessato il locale al centro di Latina.

Gli altri due destinatari di custodia cautelare, agli arresti domiciliari, sono i 23enni Marco e Guido Casamonica. Tutti e tre sono imparentati con una delle famiglie di origine rom di Latina, i Ciarelli, di cui hanno speso il nome nei due locali come fosse un biglietto da “visita”.

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