Accoglienza e assistenza alle famiglie ucraine, i numeri dell’emergenza gestiti dalla macchina dell’amministrazione di Latina
La macchina organizzativa allestita dal Comune di Latina in seguito alla crisi umanitaria in Ucraina è ormai entrata a pieno regime e ad oggi sono circa 250 le persone in fuga dalla guerra che si sono messe in contatto con gli uffici del Servizio Welfare per richiedere assistenza. Sono tutte registrate presso la Questura e per la maggior parte ospiti di familiari o amici già residenti nella città di Latina. Sono 3 i nuclei, per un totale di 8 persone, accolti da famiglie di Latina che hanno offerto gratuitamente ospitalità. Altri 3 nuclei, per un totale di 9 persone, sono invece inseriti nei Cas sul nostro territorio dalla Prefettura di Latina. Ci sono poi altre 94 offerte da parte di famiglie di Latina che hanno dato la loro disponibilità ad accogliere in casa persone provenienti dalla zona di guerra.
Il Servizio Welfare ha ampliato le funzioni del Servizio Accoglienza e Integrazione (SAI) mettendo a disposizione l’equipe multidisciplinare per i profughi in arrivo. Inoltre, sia il PIS – Pronto Intervento Sociale che l’equipe del progetto LGNetEA stanno collaborando attivamente all’ascolto e alla definizione dei bisogni delle persone per accelerare i processi.
Da ieri, martedì 5 aprile, è aperto ufficialmente uno sportello del Comune per fornire informazione e orientamento a immigrati extracomunitari, con 2 mediatrici interculturali ucraine. Si trova presso la sede del Servizio Accoglienza e Integrazione in Via Armando Diaz n.2, 4° piano, ed è aperto dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 12.20 e il martedì e il giovedì anche dalle 15.00 alle 17.00.
Prosegue anche l’attività presso il Centro Operativo Comunale di Via Cervone che vede in prima linea le Associazioni di Protezione Civile. Lì è possibile donare due giorni a settimana, il lunedì e il venerdì, nella fascia oraria dalle 15.00 alle 17.00. La tipologia di beni richiesti è: prodotti per l’igiene personale, cibo in scatola come carne, tonno, legumi, zuppe, verdure (non in vetro), prodotti per bambini, pannolini, salviette igieniche, omogeneizzati. Si raccomanda sempre di donare prodotti che non abbiano una scadenza a breve termine. La distribuzione avviene negli stessi giorni e negli stessi orari con il supporto di una mediatrice interculturale ucraina messa a disposizione dal Servizio Welfare, oppure direttamente presso il domicilio del nucleo richiedente attraverso le squadre di volontari di Protezione Civile e il Pronto Intervento Sociale. Le Associazioni di Protezione Civile hanno anche provveduto al ritiro presso gli Istituti Scolastici di Latina dei beni di prima necessità raccolti dagli studenti.
Sul sito del Comune, nella sezione “Emergenza Ucraina” in home page, sono presenti due moduli, uno per i cittadini di Latina che vogliono mettere a disposizione posti letto o altri tipi di aiuto, l’altro (anche in lingua ucraina) per coloro che, provenienti dalle zone di guerra, hanno bisogno di assistenza da parte del Servizio Welfare e hanno difficoltà a recarsi di persona negli uffici comunali di Via Duca del Mare.
“La rete costituitasi grazie alla Prefettura, che ha convocato il tavolo provinciale di ordine e sicurezza, – dichiara la Vice Sindaco e Assessora al Welfare Francesca Pierleoni – ha permesso al Comune di Latina di sviluppare con gli altri attori presenti un coordinamento operativo che ci permette di gestire questa emergenza nei migliori dei modi. La circolarità delle informazioni è prioritaria in questo momento visto il susseguirsi di atti, ordinanze e circolari degli organi preposti. Per quanto riguarda i fondi stanziati dal Governo per i rifugiati ucraini, siamo in attesa che arrivino disposizioni dal Ministero».