Inchiesta Dune: il Tribunale del Riesame di Roma si è pronunciato sulle istanze presentate da ex Sindaco di Sabaudia ed ex Direttore dell’Ente Parco Nazionale del Circeo
Destini diversi per l’ex sindaco Giada Gervasi e l’ex Direttore dell’ente Parco Paola Cassola. Accusata di tanti capi d’imputazione tra cui la corruzione, undici episodi di turbativa d’asta e il falso in concorso con dipendenti comunali, amministratori e imprenditori, l’ex sindaco Gervasi, difesa dall’avvocato Gianni Lauretti, aveva presentato una corposa memoria che, però, non è valsa all’annullamento dell’ordinanza firmata dal Giudice per le indagini preliminare Giorgia Castrota, su richiesta della Procura di Latina. Gervasi, dunque, rimane agli arresti domiciliari, il Riesame ha di fatto confermato l’impianto accusatorio.
Due, però, sono gli annullamenti, uno dei quali rispetto al capo d’imputazione per una turba libertà degli incanti che vede coinvolto il titolare della Degli Degli Stefani Costruzioni in merito all’affidamento dei lavori relativi all’infissione di pali in legno di ancoraggio funzionali all’allestimento del campo di gara per la Coppa del Mondo di Canottaggio.
Per quanto riguarda l’ex consigliere comunale Sandro Dapit, il Riesame ha annullato tre capi di imputazione su sei contestati dalla Procura, di cui uno afferente alla corruzione e due ad altrettante turbative d’asta. L’ex esponente della maggioranza Gervasi rimane, però, ai domiciliari.
Per il Carabiniere Angelo Mazzeo, difeso dall’avvocato Calisi, il Riesame ha annullato l’ordinanza che lo ha posto ai domiciliari. Il Forestale, però, avrà il divieto di dimora a San Felice e Sabaudia e la sospensione dal lavoro per un anno. Il Riesame, inoltre, avrebbe confermato la stessa misura – divieto di dimora e interdizione dal servizio – per il Comandante della Stazione Forestale di Sabaudia Alessandro Rossi.
È andata bene, invece, per l’ex Direttore dell’Ente Parco, fino a poche settimane fa in lizza per un nuovo incarico al Circeo, Paolo Cassola. Per lui, il Riesame ha annullato l’ordinanza cosicché Cassola, difeso dall’avvocato Giudetti, potrà lasciare i domiciliari a cui era stato sottoposto per le accuse di aver turbato tre affidamenti di altrettanti servizi dell’Ente Parco.
Intanto le indagini su Sabaudia continuano, dopo che i sostituti procuratori Antonio Sgarrella e Valentina Giammaria hanno chiesto un supplemento per altri sei mesi in ragione di almeno un altro paio di testimonianze provenienti da altrettanti dipendenti comunali.
Non avete scritto di Dapit annullati 3 capi su sei tra cui corruzione e 2 turbative. Resta ai domiciliari. Giada annullato 2 capi non uno. Buona notte.