Il racconto del PonDerat: Progetto di conservazione delle Isole Ponziane, il convegno finale fissato il 17 e 18 marzo 2022
Il 17 e il 18 marzo in diretta streaming si terrà il convegno finale del progetto Life PonDerat.
Il Life PonDerat è un progetto co-finanziato dall’Unione Europea che ha come obiettivo il miglioramento dello stato di conservazione di specie e habitat delle Isole Ponziane. In particolare, le azioni realizzate miravano alla tutela di alcune specie di uccelli marini, come la Berta maggiore e la Berta minore (i nostri albatros), gravemente minacciate dalla predazione del Ratto nero sui pulcini. Le berte hanno ispirato la nascita del mito delle sirene. Il loro canto notturno richiama alla mente il vagito di un neonato, e così gli antichi marinai immaginarono degli esseri mitologici che con i loro richiami li attraevano pericolosamente verso gli scogli.
Altro obiettivo è stata la salvaguardia di habitat tipici delle isole del Mediterraneo, presenti con lembi importanti e significativi proprio nelle Isole Ponziane, messi a rischio dalla presenza di specie animali e vegetali aliene.
Il Life PonDerat, concepito nel 2014, si inserisce in un numerosissimo gruppo di progetti simili portati avanti sulle isole di tutto il mondo proprio per il controllo degli impatti delle specie aliene invasive.
Questi i risultati di questi anni di lavoro sulle Isole Ponziane. Dopo un lungo e capillare lavoro, è stata ottenuta l’eradicazione dei ratti da Ventotene. Le operazioni sono in via di conclusione ed è già stato osservato un forte incremento del numero di pulcini che riescono finalmente a crescere indisturbati nei nidi e poi a involarsi.
È stato ridotto del 50% il numero di capre nella zona sud di Palmarola, cioè quella più soggetta a erosione e crolli.
Importanti risultati anche per quanto riguarda la tutela degli habitat costieri grazie all’eradicazione del Fico degli Ottentotti da Santo Stefano e una notevole riduzione della sua presenza a Palmarola e Ventotene
Infine, è stata realizzato il progetto di una recinzione per mitigare i danni creati dal pascolamento dei mufloni alla foresta di Leccio presente a Zannone, una delle più importanti ed estese tra quelle rimaste sulle piccole isole italiane. Il progetto è pronto per una possibile realizzazione in futuro.
Ma il Life PonDerat ha avuto una caratteristica particolare, quella di abbinare ai benefici per la biodiversità anche importanti aspetti positivi per i residenti dal punto di vista sanitario ed economico. Ad esempio, trarranno beneficio dalle azioni del progetto le colture agricole dell’isola di Ventotene, che subiscono ogni anno abbondanti perdite proprio causate dai ratti. Senza dimenticare che questi animali sono un importante veicolo di zoonosi, termine purtroppo ormai entrato nel nostro lessico comune, e la loro eliminazione costituisce un importante miglioramento per i residenti in termini di salute pubblica, senza dimenticare i benefici per i turisti che frequentano le isole durante la stagione estiva.
“I dati incoraggianti emersi dall’attività del progetto Life PonDerat, che saranno esaminati nel convegno del 17-18 marzo, confermano ancora una volta la stretta connessione tra uomo e natura e su come l’equilibrio ecologico abbia delle ricadute positive per la tutela sia della biodiversità che delle economie locali, dalle attività agricole al turismo sostenibile. Questi risultati suggeriscono pertanto a noi Amministratori che investire sulla conservazione dei nostri habitat, soprattutto in realtà come le Isole Pontine, è la strada maestra anche per salvaguardare la bellezza e le attività produttive dei nostri territori”, dichiara Roberta Lombardi, assessora alla Transizione Ecologica e Trasformazione Digitale della Regione Lazio.
Le specie aliene (o alloctone) sono animali e vegetali introdotti dall’uomo, al di fuori delle proprie aree di origine. Alcune specie aliene sono definite “invasive” in quanto causano danni alla biodiversità, alle attività dell’uomo e alla sua salute. Sono la prima causa di estinzione di piante e animali al mondo. Le specie aliene non sono “cattive” o “pericolose” di per sé: diventano tali quando l’uomo le trasporta fuori dalla propria area di origine.
Le specie aliene invasive sono una delle principali cause di perdita di biodiversità e causano gravi impatti sociali, sanitari ed economici, stimati in oltre 12 miliardi di euro ogni anno nella sola Unione europea. Tra i contesti a maggior fragilità ci sono le isole, che hanno ecosistemi particolarmente sensibili ai cambiamenti, con specie evolute per lungo tempo isolate da contatti con il continente o altre isole: ecosistemi, animali, piante che non sono capaci di reagire in maniera efficace all’arrivo di nuove specie introdotte artificialmente dall’uomo.
Una delle specie più dannose da questo punto di vista è sicuramente il ratto nero che ha causato nelle isole di tutto il mondo l’estinzione di moltissime specie. In particolare, ha enormi impatti sulle colonie di uccelli marini predando sia le loro uova sia i pulcini. Altrettanto dannosi sono erbivori come le capre se lasciate moltiplicarsi su isole senza predatori naturali. Il loro pascolamento sulla vegetazione non solo minaccia gli ecosistemi ma può provocare anche gravi dissesti geologici. Impatti importanti possono essere provocati anche da piante invasive come il Fico degli Ottentotti, che può andare a sostituire negli ambienti naturali intere comunità vegetali.
Seguendo il convegno finale del 17 e del 18 marzo si potrà ascoltare e anche vedere, tramite i video realizzati dallo staff di progetto, quello che è stato ottenuto in questi anni, i risultati raggiunti e perché no, le persone che hanno lavorato per raggiungere gli obiettivi del progetto, molte delle quali lavorano per la Direzione Ambiente e le aree protette. Questo convegno finale sarà l’occasione anche per dare uno sguardo al futuro. Perché l’impegno per la conservazione delle Isole Ponziane non deve finire qui. C’è ancora tanto da fare, innanzi tutto per non vanificare i risultati raggiunti sia nell’ambito della tutela della biodiversità sia dei benefici per le comunità locali.
Il progetto Life PonDerat, è cofinanziato dalla Commissione Europea nel quadro del programma finanziario Life. Il programma LIFE è lo strumento dell’Unione Europea per co-finanziare progetti pilota o dimostrativi in campo ambientale, con l’obiettivo di contribuire all’attuazione, all’aggiornamento e allo sviluppo della politica e della normativa.
Il Life PonDerat è coordinato dalla Regione Lazio (Direzione Capitale Naturale, Parchi e Aree Protette) e realizzato con molti partner: il Dipartimento di Biologia Ambientale della Sapienza Università di Roma, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), La Riserva Naturale Statale Isole di Ventotene e Santo Stefano e la Nemo srl.