Sarà costruito in Via Colle D’Alba Levante, occuperà un terreno di 1436 mq e verranno trattate circa 28.000 tonnellate di rifiuti pericolosi e non, ogni anno.
Arriva come una doccia fredda per i cittadini di Sabaudia la notizia che la Provincia di Latina ha autorizzato un impianto per trattamento di Rifiuti Pericolosi RAEE (cioè rifiuti da Apparecchiature Elettroniche ed Elettriche) ed altri tipi di rifiuti pericolosi e non.
L’IMPIANTO
Il Settore Ecologia e Ambiente della Provincia di Latina, dopo aver ravvisato che nel procedimento amministrativo non vi è alcun conflitto d’interesse, ha posto 6 prescrizioni per il corretto funzionamento della struttura, le quali sono strettamente collegate alla gestione delle acque:
- I sistemi di sollevamento dovranno essere dotati di allarmi sia ottici che acustici per segnalare i disservizi
- Dovranno essere installati nei suddetti sistemi strumenti di riserva per sopperire ad eventuali malfunzionamenti
- Nelle aree adiacenti a dove verranno pesati i rifiuti dovranno essere costruiti dei sistemi che impediscano il deflusso dell’acqua piovana verso l’esterno.
- Lo smaltimento delle acque dovrà avvenire entro 48 ore dall’evento metereologico e la ditta dovrà impegnarsi tramite un contratto con un’altra ditta autorizzata allo smaltimento delle acque, a provvedere nella tempistica concordata.
- Ogni anno la ditta dovrà presentare i documenti di gestione dell’acqua piovana e dei liquidi di lavorazione.
- Nel piazzale interno scoperto, non si potranno effettuare lavorazioni o lavaggi di attrezzature, materie prime o automezzi.
Insomma verrebbe da pensare che in caso di mancata ottemperanza di una o più delle sei prescrizioni imposta dall’Ente provinciale tale impianto potrebbe rivelarsi altamente inquinante, sopratutto per quanto riguarda l’acqua e il sottosuolo, in una provincia già martoriata dalla Discarica di Borgo Montello e tante altre situazioni affini, sempre per quanto riguarda la cattiva gestione del ciclo dei rifiuti, o addirittura di vere e proprie discariche abusive come vi abbiamo raccontato in un precedente articolo.
Inoltre proprio il Settore Ecologia ed Ambiente della Provincia di Latina ha fatto pervenire una nota in cui invitava la Delfer Srl, cioè la ditta proprietaria dell’impianto, a presentare domanda per una concessione di derivazione di acqua da un corpo idrico sotteraneo. Ebbene tale richiesta non è ancora pervenuta all’ente, in questo caso una domanda sorge spontanea: come potrà la Delfer rispettare le prescrizioni della Provincia se non ha fatto neanche domanda per Derivazione di acqua, che secondo l’Ente provinciale è di primaria importanza? Non ci è dato sapere.
Risulta inoltre che una parte dell’impianto verrà dedicata ad un deposito temporaneo, che secondo l’ARPA LAZIO, non è inserito nel ciclo dei rifiuti ma soltanto per lo scarto autoprodotto dall’impianto.
GERVASI BATTI UN COLPO
Di comunicati ufficiali del Comune di Sabaudia (o scorrendo la pagina Facebook della sindaca di Sabaudia Giada Gervasi) riguardanti questo impianto non vi è traccia.
Come mai l’amministrazione non ha avvertito i cittadini di questa possibilità?
Ma non tutto è perduto, l’amministrazione può ancora opporsi alla costruzione di tale impianto entro 10 giorni, quindi la Sindaca Gervasi è chiamata alla prova del nove e dovrà prendersi una precisa responsabilità politica verso gli elettori che l’hanno votata. Sarà favorevole o contraria?