IL PROJECT FINANCING DEI “LAMPIONI” A SABAUDIA SOTTO LA LENTE DELLE ASSOCIAZIONI DAL 2020

Progetto di finanza per la gestione della rete di illuminazione pubblica e Sabaudia. Le associazioni “Città Nuova” e “Scegli Sabaudia” avevano evidenziato perplessità sin dal 2020

“La prime perplessità rappresentate alla stampa e alle competenti autorità dalle Associazione Città Nuova e Scegli Sabaudia relative al Project Financing proposto da Hera Luce per la “riqualificazione” del servizio di gestione e manutenzione degli impianti di pubblica illuminazione della Città di Sabaudia – spiegano in una nota le due associazioni che sostengono alle prossime elezioni amministrative il candidato Sindaco Alberto Mosca – risalgono al dicembre 2020“.

“Apprendiamo ora dalla stampa che le nostre preoccupazioni erano assolutamente fondate. Ciò nonostante, le osservazioni, più volte reiterate, vennero del tutto ignorate dall’amministrazione Gervasi e dai consiglieri di maggioranza che, compatti, approvarono all’unanimità la proposta del progetto di finanza. Soltanto alcuni consiglieri di minoranza, nel corso di un consiglio Comunale dell’8 gennaio 2021  fecero pubblicamente osservazioni di carattere politico e tecnico, ma a nulla servì nel disegno dell’allora Sindaco Gervasi, dei suoi assessori e di tutti i consiglieri di maggioranza. Tra le tante perplessità che le associazioni evidenziarono all’epoca vi era quella della previsione ventennale dell’affidamento del servizio alla società proponente per un importo totale di circa 13,4 milioni di euro, corrispondente a un onere annuo per le casse comunali di 650.000 euro. Peraltro, un periodo di concessione così lungo non risultava in linea con analoghi contatti stipulati a livello centrale dal ministero dell’economia, ove si prevede una durata di nove anni”.

“In tutto questo – conclude la nota – la maggioranza ha evidenti responsabilità perché mai nessuno dei suoi consiglieri ha tentato di analizzare in chiave critica la proposta di progetto di finanza, dimostrandosi ancora una volta politicamente non adeguati all’esercizio delle funzioni pubbliche che essi erano doverosamente chiamati a svolgere”.

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