I pescatori di Rio Martino dal consigliere comunale Vincenzo Zaccheo: la situazione è drammatica, serve un intervento urgente
Nella mattinata di mercoledì 16 febbraio una delegazione di pescatori proprietari di barche ormeggiate nel Canale di Rio Martino hanno chiesto ed ottenuto un incontro con Vincenzo Zaccheo, attuale consigliere comunale di Latina nel Cuore.
“L’insabbiamento del canale di Rio Martino ha raggiunto livelli tali da impedire l’uscita delle nostre imbarcazioni – hanno riferito i pescatori – impedendoci di svolgere la nostra attività lavorativa e mettendo a rischio il reddito di 25 famiglie. In attesa dell’installazione di una draga chiediamo un intervento immediato, eventualmente con dei semplici scavatori come già fatto per la pulizia della Foce del Duca. Abbiamo notato inoltre come le corrette procedure di apertura e chiusura delle chiuse del Lago di Fogliano non vengano ormai applicate correttamente, contribuendo ad accelerare il fenomeno di insabbiamento”.
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Dopo l’incontro, I consiglieri di Latina Nel Cuore – Vincenzo Zaccheo, Dino Iavarone, Renzo Scalco e Mario Faticoni – hanno proceduto a formulare alcune richieste all’Amministrazione Comunale.
Nel breve termine – spiegano -, chiedere alla Regione Lazio un intervento di pulizia straordinaria della Foce del Canale di Rio Martino mediante l’utilizzo di “escavatori”, così come già eseguito più volte sul canale “Foce del Duca”.
“Nel medio termine, chiedere alla Regione Lazio la fornitura – permanente – di una draga per l’esecuzione dei necessari interventi periodici di escavazione subacquea. Inoltre, chiedere all’Ente gestore del Lago di Fogliano di verificare la corretta applicazione delle procedure di apertura – chiusura delle “chiuse” sulla base dell’alternanza delle maree; procedure studiate già dall’anno 1700 circa per l’equilibrio idraulico del Lago di Fogliano ed attuate, con successo, per almeno 300 anni!”
“Se poi – concludono i consiglieri comunali di opposizione – questi sono i presupposti per il rilancio della nautica da diporto nel Comune di Latina, siamo ancora in alto mare!”.
