DUE IMPIANTI RIFIUTI A SEZZE CON I FONDI PNRR

SEZZE
Comune di Sezze

Impianti: anche il Comune di Sezze prova a chiudere parte del suo ciclo dei rifiuti sul suo territorio, Giunta approva due delibere

Fallita l’anno scorso la strategia dell’ex Presidente della Provincia Carlo Medici di decidere tra tutti e 33 i Comune l’impiantistica dei rifiuti nella provincia, e in assenza cronica di un Egato, al secolo un Ente di governo dell’ambito territoriale ottimale, che permetterebbe di dare una cornice all’organizzazione della “monnezza” pontina, i vari Enti pubblici puntano al il fai di te.

Tradotto: alcuni dei Comuni pontini stanno prendendo le decisione da sé in modo da provare a chiudere il ciclo dei rifiuti all’interno delle propria mura. Al netto di un’unica eccezione, quella del Comune capoluogo il quale, tramite la società in house, ha chiesto di socializzare il rifiuto pontino iniziando con due impianti da realizzarsi a Latina e raccogliendo l’adesione, al momento, di 13 Comuni (tra cui Sezze).

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Un’occasione a Sezze, ad ogni modo, la dà il Ministero della Transizione Ecologica che mette a disposizione fondi del cosiddetto Pnrr – tanti soldi concessi a fondo perduto nell’ordine del miliardo e mezzo di euro – finalizzati alla realizzazione di progetti per impianti di gestione dei rifiuti. E anche il Comune lepino cerca di salire sul treno, approvando con una doppia delibera due studi di fattibilità per altrettanti impianti: uno che si occuperà di compostaggio (lavorazione dell’umido) e l’altro che svolgerà la funzione di centro di raccolta.

Il riferimento per il Comune di Sezze è l’avviso pubblico emanato, in data 15 ottobre 2021, dal Ministero per la
Transizione Ecologica proprio per la presentazione di proposte volte alla realizzazione di nuovi impianti di gestione rifiuti e all’ammodernamento di impianti esistenti. Gli avvisi del Mite non accolgono progetti di discariche, in impianti di Trattamento Meccanico Biologico/Trattamento Meccanico (TMB, TBM, TM, STIR, ecc.) o inceneritori o combustibili derivati da rifiuti, considerati inquinanti.

Il contributo massimo erogabile per la proposta di un impianto compost è pari a 40 milioni di euro, mentre per il centro di raccolta comunale si ferma a un milione di euro. Il Comune di Sezze ha scelto di presentare per due linee di intervento due distinti studi di fattibilità inviati entro la data di scadenza dell’avviso pubblico del Mite, fissata al 14 febbraio scorso.

A redigere i due studi di fattibilità ci ha pensato l’ingegnere Alessandro Angelini. Per l’impianto compost, si prevede un costo di 2 milioni e 877mila euro; per il centro di raccolta rifiuti comunali poco più di 541mila euro. Tutti e due gli interventi sono programmati per essere finanziati unicamente dai fondi Pnrr.

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