Concorso per infermieri revocato dall’Asl di Latina: ancora non espletato viene assorbito dall’azienda sanitaria dell’Asl Roma 2
Stavolta non si tratta di questioni giudiziarie e indagini scandalo che hanno portato, ad esempio, al processo incardinato presso il Tribunale di Latina nei confronti di un ex senatore della Repubblica.
Le ragioni per cui il concorso pubblico, per titoli ed esami, per la la copertura a tempo indeterminato di 153 posti di Collaboratore Professionale Sanitario-Infermiere Cat. D, indetto in forma aggregata tra le ASL Frosinone, Viterbo e Latina, è stato revocato risultano da ascrivere, innanzitutto, a un fatto empirico.
Il Concorso in esame, che prevede 40 posti per la Asl di Latina (ente capofila), 80 a Viterbo e il restante in Ciociaria, non risulta ancora espletato nonostante non sia di recente indizione. Oltretutto – come specifica la delibera di revoca del concorso firmata dal Direttore Generale dell’Asl di Latina Silvia Cavalli -, che l’attuale situazione organizzativa aziendale, legata, tra l’altro, alle urgenti esigenze assistenziali sanitarie connesse all’emergenza Covid-19, non consente di portare avanti un Concorso di tali dimensioni.
Ecco perché, già a settembre 2021, la Regione Lazio, ricevuta la nota dell’Asl di Latina, ha autorizzato l’ASL Roma 2 all’espletamento del concorso per 153 infermieri. L’azienda sanitaria romana, a dicembre scorso, ha deciso di accorpare il concorso a quello maxi da 1534 posti di Collaboratore Professionale Sanitario – Infermiere – Cat. D, ripartendo all’ASL Latina 80 posti.
Basti pensare che al vecchio concorso, quello indetto in forma aggregata tra Latina, Frosinone e Viterbo, vi erano state iscrizioni per l’ammontare di circa tredicimila (13.000) domande di partecipazione, ossia il vero motivo per cui la Asl di Latina ha preferito declinare all’espletamento di una prova che era diventata mastodontica da gestire, soprattutto in era pandemica.
Revocato, dunque, il vecchio concorso, la palla passa a Roma.