Terracina, rimpasto di Giunta. Il Movimento Cinque Stelle locale interviene dopo il rimescolamento interno deciso dal Sindaco Tintari e dalla sua maggioranza
A seguito dell’arresto dell’ex vice Sindaco Pierpaolo Marcuzzi, la Giunta Tintari è cambiata assegnando nuove deleghe e nominando un nuovo vice Sindaco.
Leggi anche:
TERRACINA, RIMPASTO IN GIUNTA. TINTARI NOMINA IL NUOVO VICE DOPO ARRESTO DI MARCUZZI
“Il sindaco le menziona scarnamente utilizzando le parole “note vicende“. Ciò lo interpretiamo quasi come un tentativo maldestro di volerle rendere meno significative agli occhi dei cittadini, poi continua “ci hanno indotto ad una riflessione e a una riorganizzazione della giunta“. Così, in una nota, il Movimento Cinque Stelle di Terracina.
“Quindi se ti arrestano il Vicesindaco con capi d’accusa di peso rilevante – continua la nota degli attivisti pentastellati – rimani nel silenzio più totale per giorni, senza dare nessun tipo di spiegazione ai tuoi cittadini e poi … “si apre un`attenta riflessione” che si conclude nell’unico modo possibile ovvero il gioco delle tre carte! In sostanza a Palazzo si sono semplicemente scambiati le sedie, niente di nuovo. Ma se le cose non hanno funzionato fino ad oggi, difficilmente funzioneranno in futuro”.
“Noi restiamo fermi sull’idea che il buon senso, così come l’onestà intellettuale, avrebbero dovuto suggerire l’unica strada percorribile cioè quella delle dimissioni ma, ci rendiamo conto che l’attaccamento alle poltrone vince su tutto. Il comunicato si conclude con i ringraziamenti estesi “a tutta la giunta e a tutte le forze di maggioranza che hanno compreso perfettamente il momento e le necessità di Terracina. Tutti si sono messi a disposizione, ognuno per il proprio ruolo e per le proprie competenze, per rilanciare l’azione amministrativa che, non lo nascondo, ha vissuto momenti di difficoltà soprattutto a causa di una macchina amministrativa ridotta all’osso, forse anche meno, e che aveva bisogno di urgenti rinforzi“. Nel rimanere basiti ci sorge spontanea una domanda…ma si ricordano di rilanciare l’azione amministrativa, solo dopo l’arresto di un vicesindaco?“.
“Oggi, conclude il sindaco, ” vogliamo stabilire un nuovo punto di partenza, forti delle esperienze compiute e del grande lavoro di riorganizzazione degli uffici del quale approfittiamo per riorganizzare anche la squadra. Non siamo all’anno zero, tutt’altro, ma è il momento di far ripartire la città, di ricostruire quel rapporto di fiducia con tutti i cittadini, con chi ci ha votato e con chi ha scelto altri, perché la città è una, la comunità è una e condividiamo il destino. Siamo uniti, consapevoli delle responsabilità, avvertiamo forte l’onere delle scelte da compiere e l’onore di doverle compiere”. E con questa affermazione siamo al paradosso, ovvero, si pensa di ricostruire un rapporto di fiducia con tutti i cittadini, non dando delle risposte serie seguite da azioni concrete, ma praticamente nascondendo la polvere sotto al tappeto”.
“E sul Presidente del Consiglio (coinvolto in diverse intercettazioni) invece, cosa si è deciso? Anche in questo caso, facciamo finta di niente e ci chiudiamo nel silenzio tombale? I cittadini meritano davvero tutto questo? Si parla di unità e di condivisione del destino…purtroppo – concludono i 5Stelle – però noi e non siamo i soli, ne vediamo uno solo: quello del profondo baratro che ha ormai risucchiato l’intera città in uno dei suoi periodi storici più bui. “Ed io … speriamo che me la cavo”.