Anche la società Ecoambiente s.r.l. finisce nella relazione del procuratore regionale della Corte dei Conti Dott. Andrea Lupi, per danni della tariffa rifiuti nei Comuni di Anzio e Nettuno. Lo riporta Giorgio Libralato nel suo blog “pontiniaecologia”.
Scrive Libralato: “Sempre con riferimento alla Regione ricordo la conclusione di un’istruttoria nei confronti di dipendenti della Regione Lazio ed amministratori/responsabili legali di società quali la Pontina Ambiente s.r.l. e la Ecoambiente s.r.l., facenti parte del gruppo Cerroni, quali società affidatarie di un servizio di pubblica necessità consistente nella raccolta e smaltimento rifiuti”.
Dagli accertamenti, sono emerse due fattispecie: 12.126.508,95 di euro in danno dei Comuni di Albano Laziale, Ardea, Ariccia, Castel Gandolfo, Genzano, Lanuvio, Marino, Nemi, Pomezia e Rocca di Papa, derivanti dall’ingiusto profitto conseguito dalla Pontina Ambiente s.r.l., per effetto del minore avviamento a termodistruzione del CDR (ndr: combustibile derivato da rifiuti) prodotto, dall’incremento in fattura per l’attività di termovalorizzazione – di fatto non eseguita -, nonché dalla mancata applicazione della sanzione amministrativa del 25% sul maggiore importo tariffario.
L’altra fattispecie di danno si riferisce all’indebito arricchimento connesso alla tariffa più elevata applicata della Ecoambiente s.r.l., affidataria del servizio di ricezione, trattamento e smaltimento rifiuti, nell’ambito territoriale dei Comuni di Anzio e Nettuno.
Ricordiamo che Ecoambiente, un tempo partecipata dal Comune di Latina e dal gruppo riconducibile a Manlio Cerroni, gestisce gli invasi S0, S1, S2 e S3 della discarica Borgo Montello. Ecco perché solo una decina di giorni fa ha partecipato alla Conferenza dei servizi alla presenza del Comune di Latina. Un incontro che ha confermato una volta per tutte ciò che da tempo tutti sapevano: di bonifiche nella quarta discarica nel Lazio non c’è nemmeno l’ombra di un avvenire.
Fu la Systema Ambiente spa la società che si aggiudicò il 51% delle quote di Ecoambiente, controllate dalla fu Latina Ambiente, tramite un’offerta pari a due milioni e mezzo di euro nel marzo del 2018, nell’ambito dell’asta ordinata dal giudice della sezione fallimentare del Tribunale di Latina Francesco Cina. Quel passaggio sancì l’acquisizione totale della proprietà della società che ha il controllo della discarica di Borgo Montello da parte del gruppo di Manlio Cerroni, il potente imprenditore del settore rifiuti al quale è riconducibile la Systema Ambiente così come la Ecolatina Impianti, che già deteneva il rimanente 49% di Ecoambiente. Una mossa sciagurata da parte del Comune di Latina quella di lasciar morire Latina Ambiente che, di fatto, e di diritto, l’ha estromessa dal controllo della discarica del Borgo del compianto Don Boschin.
La Systema Ambiente spa è presieduta da Monica Cerroni, figlia del Supremo delle discariche. Attraverso un complicato dedalo di società, la spa è composta al 29,27% dalla Formica Ambiente srl: l’84% di questa società, in cui figura l’imprenditore Fiorillo (cognato di Vittorio Ugolini, patron della Sep di Pontinia), è detenuto dalla Secor Servizi che appartiene per il 100% alla Giovi srl., il 50% della quale è di proprietà della famiglia Cerroni. Le restanti quote sono riconducibili alla Investimenti ecologici (che detiene il 25,10% delle quote della Systema anch’essa di proprietà della famiglia Cerroni). Il 25% della Systema Ambiente infine è controllata dalla Società ecologica meridionale impianti smaltimento a responsabilità limitata che, attraverso una serie di partecipazioni, riporta sempre alla Giovi. La Comedi Impiant controlla il 12,55% delle società mentre la Petromarine Italia detiene il 7,53%.