Si conclude positivamente la conferenza dei servizi per il rinnovo dell’autorizzazione unica in capo all’impianto di recupero rifiuti della Fatone srl ubicato nel Comune di Latina
L’impianto dei rifiuti, come noto, è situato in Via Pietro Verri a Latina Scalo non lontano dal confine con Sermoneta Scalo, in una zona dove sorgerà a breve anche l’impianto di smaltimento fanghi voluta da Acqualatina.
L’impianto si estende su un’area di 12.000 metri quadrati, di cui coperti 2.600, e ha una capacità produttiva prevista di 30.600 tonnellate di rifiuti all’anno lavorati.
Diverse le tipologie di rifiuto trattate nell’impianto: residui del lavaggio e della pulitura di minerali; rifiuti liquidi acquosi contenenti adesivi e sigillanti; percolato di discarica; fanghi delle fosse settiche; tessili; rifiuti plastici; vetro; organici e inorganici; medicinali; urbani; carta; batterie; altri tipi di fanghi eccetera.
L’impianto è classificato come trattante rifiuti non pericolosi.
Lo scorso 8 ottobre, il Settore Ecologia e Tutela del Territorio ha determinato con apposito provvedimento la conclusione positiva della conferenza dei servizi a cui gli Enti erano chiamati per dare una risposta alla richiesta della società che gestisce l’impianto – Fatone srl – sul rinnovo dell’autorizzazione unica (richiesta presentata il 28 giugno 2019).
La Conferenza dei servizi è stata indetta dalla Provincia di Latina lo scorso 17 gennaio 2010 e ha invitato alla partecipazione Regione, Comune di Latina, Asl, Arpa Lazio, Vigili del Fuoco e, ovviamente, la Fatone srl.
Se si eccettua una nota dei Vigili del Fuoco con cui si segnalavano delle carenze documentali in fatto di Scia (criticità poi rientrate), nessuno degli Enti invitati ha avuto nulla da obiettare al rinnovo dell’autorizzazione. Tutti, dalla Regione al Comune di Latina, hanno dato il loro assenso implicito o senza condizioni.
Parere favorevole anche quello scaturito dall’istruttoria tecnica redatta dal personale della Provincia di Latina.
A gennaio 2018, ossia un anno prima che la Fatone ha fatto richiesta per il rinnovo dell’autorizzazione, i Carabinieri forestali del Nipaaf avevano posto i sigilli ad una vasta area utilizzata per lo stoccaggio di rifiuti, riconducibile alla ditta Fatone srl ed adiacente proprio allo stabilimento di trattamento rifiuti in Via Verri, a Latina Scalo.
L’area in questione era risultata priva della idonea impermealizzazione e di un sistema di recupero del percolato generato dal contatto tra le acque meteoriche e i rifiuti – plastica, inerti, pneumatici, vetro, metalli -, stoccati a diretto contatto col suolo nudo.