PINQUA: APPROVATI DAL MINISTERO 159 PROGETTI. A LATINA PALAZZONI E NICOLOSI, AD APRILIA IL TOSCANINI

Il lotto 47 e lotto 46 dei cosiddetti Palazzoni in Viale Nervi
Il lotto 47 e lotto 46 dei cosiddetti Palazzoni in Viale Nervi

Approvate 159 proposte di progetti di rigenerazione urbana e di edilizia residenziale pubblica presentate da Regioni, Comuni e Città Metropolitane per un valore complessivo di 2,82 miliardi di euro. Assegnati i fondi per tre dei progetti del Comune di Latina e Aprilia

Con il decreto firmato ieri 7 ottobre dal Ministro delle Infrastrutture e la Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, vengono assegnati 2,8 miliardi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) e circa 20 milioni derivanti da residui 2019 e 2020 per attuare il Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare (PinQua). Il 40% dei fondi verrà destinato a progetti da realizzare nelle regioni del Mezzogiorno. Gli interventi previsti sono finalizzati a ridurre il disagio abitativo aumentando il patrimonio di edilizia residenziale pubblica, a rigenerare il tessuto socioeconomico dei centri urbani, a migliorare l’accessibilità, la funzionalità e la sicurezza di spazi e luoghi degradati, spesso localizzati nelle periferie. 

Per quanto riguarda il Comune di Latina, l’Ente ottiene i fondi sia per il cosiddetto progetto di riqualificazione delle Vele, ossia i Palazzoni, sia per il quartiere Nicolosi. Latina ottiene un finanziamento complessivo di 27 milioni e 300mila euro nell’ambito del bando “Qualità dell’Abitare” del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Risultano ammessi e finanziati entrambi i progetti presentati: quello per la rigenerazione urbana relativo alle cosiddette Vele del quartiere Q4 si è classificato al 13esimo posto per un totale finanziato di 15 milioni di euro; l’altro progetto per la riqualificazione del quartiere Nicolosi è al 90esimo posto (su un totale di 271) per un importo finanziato di 12 milioni e 300mila euro. Il progetto relativo al quartiere Q4 denominato “A gonfie Vele” è stato presentato dal Comune di Latina come soggetto promotore e dall’Ater di Latina come soggetto attuatore, mentre per il progetto del Nicolosi il soggetto attuatore è il Comune ma prevede comunque una sinergia con l’Ater in quanto porterà, oltre alla riqualificazione del quartiere in ottica smart city (videosorveglianza, illuminazione a led, wi-fi, ecc.) anche un intervento di ristrutturazione dei 70 alloggi ancora di proprietà dell’Ater. Il progetto approvato dalla Giunta Coletta prevede anche d demolire, ricostruendolo successivamente, quello che è ad ora il rudere fatiscente dell’Ex Icos.

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Destino diverso per il Comune di Aprilia. L’importo garantito dal Ministero per i tre progetti presentati dal Comune ammonta a circa 40 milioni di euro. I tre progetti prevedono interventi sia nel centro urbano e nel quartiere Toscanini (Nuove Connessioni Verdi Urbane) sia per l’area di Vallelata e per il complesso Casello 45, La Cogna e Campo di Carne. Dall’elenco compreso nel decreto del Ministro Giovannini viene compreso il progetto che riguarda il Toscanini per una cifra di circa 15 milioni di euro (14.904.605 euro per l’esattezza)..

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“Le persone sono al centro del Pnrr e il finanziamento di questi progetti segna un punto di svolta nelle politiche per la rigenerazione urbana su tutto il territorio nazionale, al fine di migliorare in modo significativo il benessere e l’inclusione sociale”, ha commentato il Ministro Giovannini. “Le risorse del Piano consentono di rigenerare, attraverso progetti di qualità, il tessuto urbano in un’ottica di sostenibilità non solo economica e sociale, ma anche ambientale, evitando ulteriore consumo di suolo nel rispetto del principio europeo del Do not significant harm. Proprio per le ricadute positive di questi progetti sulle comunità e sui territori – aggiunge il Ministro – auspichiamo che le Regioni e le altre amministrazioni locali riescano a trovare fondi aggiuntivi per realizzare quegli interventi che, pur avendo superato positivamente la valutazione di merito, non hanno un’adeguata copertura finanziaria”.

Avviato negli anni scorsi con finanziamenti nazionali (800 milioni di euro), il PinQua è stato individuato come centrale nell’azione del Ministero che, con la nuova organizzazione varata a giugno 2021, ne ha assunto il ruolo di promozione e coordinamento attraverso la “Direzione generale per l’edilizia statale, le politiche abitative, la riqualificazione urbana e gli interventi speciali” e cambiando il nome del Dipartimento di riferimento in modo da rendere espliciti gli obiettivi in tale ambito. Di conseguenza, alle risorse originariamente previste per il Programma sono stati aggiunti i 2,8 miliardi di euro a valere sul Pnrr oggetto del decreto firmato oggi. I progetti che beneficeranno dei finanziamenti sono stati selezionati nei mesi scorsi dall’Alta Commissione per l’attuazione del programma, tenendo conto, per la prima volta in modo esplicito, del principio del Next Generation EU di ‘non arrecare danno significativo all’ambiente’ (do not significant harm, DNSH) e sulla base di indicatori di impatto sociale, culturale, economico finanziario e tecnologico.

In coerenza con i tempi di realizzazione delle opere del Pnrr, gli interventi ammessi al finanziamento dovranno essere realizzati e resi fruibili entro il 31 marzo 2026, una scadenza più ravvicinata rispetto a quella stabilita originariamente. Per questo gli enti beneficiari dovranno trasmettere al Ministero, entro 30 giorni dalla data di pubblicazione del decreto, il cronoprogramma dei singoli progetti rimodulato sulla nuova scadenza per confermare la volontà di aderire al programma. In caso contrario, si provvederà allo scorrimento della graduatoria. Lo stesso decreto prevede che le altre proposte presentate, ritenute ammissibili dall’Alta Commissione ma per le quali la dotazione finanziaria non è sufficiente, potranno essere ammesse a finanziamento se verranno reperite ulteriori risorse. 

Tra i 159 interventi ammessi in graduatoria, 8 sono classificati “progetti pilota” ad alto rendimento. Il progetto per Bari, ad esempio, è finalizzato alla riorganizzazione dell’area in prossimità della stazione ferroviaria centrale come cerniera di congiunzione tra il centro storico e l’area urbana moderna. È previsto un insieme integrato di interventi infrastrutturali per la mobilità multimodale, oltre a interventi di riqualificazione e ristrutturazione urbanistica con la creazione di nuovi spazi verdi e l’aumento di servizi. Tra i ‘progetti pilota’ vi è anche quello per Messina, volto al risanamento di aree periferiche attraverso la demolizione di vecchie abitazioni e la riqualificazione del patrimonio destinato all’edilizia residenziale sociale, il recupero e la rigenerazione di spazi e immobili, soprattutto nelle aree ad alta densità abitativa, per migliorare la qualità ambientale e la resilienza ai cambiamenti climatici. In Calabria, il progetto pilota ‘Lamezia Spazio-Generazione 2021’ punta a contrastare il fenomeno dello spopolamento di alcuni quartieri recuperando abitazioni da mettere a disposizione delle famiglie in difficoltà e migliorando la fruibilità di spazi e servizi sociali. 

Vengono anche promossi interventi per migliorare e potenziare la mobilità sostenibile con la realizzazione di una pista ciclabile sul territorio di Lamezia Terme e per la riqualificazione del lungomare. A Milano il “progetto pilota” prevede interventi di riqualificazione e riorganizzazione dell’edilizia residenziale sociale e di rigenerazione del tessuto abitativo di quartieri periferici dove più marcato è il disagio socioeconomico. Nelle Marche è previsto, tra l’altro, il progetto per il centro storico di Ascoli Piceno, con l’obiettivo di ridurre il disagio abitativo adottando una strategia integrata per migliorare la qualità dell’abitare e l’inclusione sociale. In Molise sono previsti interventi per la funzionalità e la rigenerazione di aree degradate che insistono soprattutto a Campobasso e in provincia, con il potenziamento di infrastrutture e servizi di prossimità e la creazione di punti di aggregazione per favorire l’integrazione di gruppi sociali. 

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