LA SETINA: DAL PROFETA AI GIOVANI CHE HANNO SALVATO LA SOCIETÀ DI CALCIO

L'immagine che i giovani de La Setina ritengono simbolica per la rinascita della squadra di calcio. Sopra, le porte senza reti; sotto, dopo l'intervento dei giovani volenterosi, le reti che hanno ridato dignità alle porte del campo di calcio. Gli interventi hanno previsto anche il campo di calcio medesimo che era ridotto in pessime condizioni

Due anni di quasi totale inattività causa pandemia, un campo ridotto male e le porte rimaste senza reti: è la storia dell’Asd La Setina, rimessa a nuovo da un gruppo di giovani

Un lunghissimo periodo nel quale dubbi e incertezze hanno attanagliato il cuore di chi ama il calcio: giocatori e addetti ai lavori, compresi quelli della società La Setina. La società calcistica di Sezze si apprestava a ripartire tra mille difficoltà dovute all’impianto sportivo ormai quasi abbandonato. Ma non tutto era perduto perché, grazie a un gruppo di giovani, sono stati messi in piedi diversi interventi di ristrutturazione che hanno interessato il terreno di gioco e la struttura degli spogliatoi dello Stadio Cesarino Tornesi a Sezze Scalo

Il merito della nuova speranza per una realtà sportiva, che dà spazio e possibilità ai giovani, va a un gruppo di ragazzi di provincia i quali, quest’estate, hanno deciso di continuare ciò che per più di dieci anni è andato avanti grazie e unicamente a Francesco Consoli, conosciuto da tutti come Il Profeta. Un uomo stimato da tutti nell’ambiente e il cui posto è stato preso dal suo suo erede naturale, il figlio Gianluca.

Gianluca Consoli, Presidente La Setina

L’obiettivo della società – spiega Consoli jr – è quello di essere il punto di riferimento per i giovani del nostro comprensorio che potranno venire al campo a divertirsi e crescere insieme nella nostra grande famiglia. Tengo a sottolineare che chiunque voglia farne parte, chiunque voglia dare un minimo contributo o essere semplicemente d’aiuto è ben accetto. Le nostre porte sono aperte per tutti“.

I rischi erano tanti: la poca esperienza, la mancanza di fondi, i problemi all’ordine del giorno. La società rischiava di sparire e il simbolo delle difficoltà in cui versava era dato dal campo disastrato e dalle reti della porta che mancavano.

La voglia, l’impegno e l’umiltà hanno permesso finora di risolvere la maggior parte dei problemi e l’aiuto di alcuni sponsor ha reso possibile l’iscrizione al campionato di Seconda Categoria.

Giancarlo La Penna, Direttore Sportivo

Non solo. Determinante l’apporto di persone volitive che hanno messo in campo tempo e passione come, ad esempio, il direttore sportivo Giancarlo La Penna: “La vittoria più bella sarà quella di scendere in campo – sostiene con orgoglio – Ogni giorno stiamo dando anima e corpo per far sì che sia tutto pronto per l’inizio del campionato. Abbiamo migliorato sensibilmente il terreno di gioco, l’impianto di irrigazione e puntellato la squadra con i giocatori giusti per avere una rosa di qualità e coperta in tutti i ruoli”.

La soddisfazione più grande è quella di essere riusciti laddove parecchi avevano sentenziato il fallimento. Una possibilità per tutti quei ragazzi a cui brillano gli occhi anche solo per aver rimontato le reti delle porte. “Un entusiasmo genuino, quello che non tutti possono capire” – ci dicono all’unisono.

Il campo, dal punto di vista sportivo, sarà giudice incontrovertibile. Ma quei ragazzi hanno già vinto, lo si può notare dai loro sorrisi e dai loro sguardi.

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