MAZZOCCHIO, SMOKING FIELDS: I COMITATI SOLLECITANO LA CITTADINANZA PER GLI INVESTIGATORI

Manifestazione a Pontinia
Nell'immagine, la manifestazione di alcuni cittadini e attivisti che si è tenuta il 4 febbraio di fronte alla Sep di Mazzocchio (Pontinia), mentre si svolgeva, dentro gli uffici dell'impianto, la Conferenza dei servizi, alla presenza di parte privata, amministrativa e politica

I comitati ribadiscono l’immobilismo dei sindaci a favore di chi ha indagato sulla questione Sep. Smoking Fields: dopo un anno e mezzo ancora nessuna cittadinanza onoraria per gli investigatori. I cittadini: “Speriamo che le nuove amministrazioni riconoscano il valore di questi uomini e donne”

È datata 30 gennaio 2020 la lettera aperta che i Comitati di Mazzocchio, Boschetto Gricilli e Macallé, ll Fontanile e Pontinia Ambiente e Salute, hanno inviato al Sindaco di Pontinia Carlo Medici (oggi ricandidato per lo stesso ruolo)  con una richiesta semplice: concedere la cittadinanza onoraria per gli agenti di polizia stradale e i militari dell’Arma dei carabinieri forestali del Nipaf che hanno condotto l’operazione “Smoking Fields” che, tra gli altri risultati, ha portato al sequestro e alla chiusura dell’impianto di compostaggio Sep di Mazzocchio.  

A quella lettera ne è seguita, dopo poco tempo, un’altra, che ha coinvolto anche i sindaci di Sonnino e Priverno. Con la stessa medesima richiesta. 

“Gli uomini e le donne della polizia stradale di Aprila e Latina in collaborazione con i carabinieri forestali del NIpaf di Latina diretti all’epoca rispettivamente dal vice questore Magliozzi e dal maggiore Iansiti – scrivono i comitati rinuniti – hanno sgominato una vasta organizzazione criminale dedita al traffico illecito e sversamento di rifiuti pericolosi.  Sono loro che, su nostre denunce, hanno appurato che nello svolgimento della sua attività, la Sep non produceva affatto compost di qualità ma rifiuti speciali illegalmente smaltiti e sversati su terreni agricoli della zona

Ci spiace – concludono i rappresentanti dei comitati – che i sindaci non abbiano trovato il tempo per questo semplice atto formale e conseguente cerimonia. Ci auguriamo che ora, dopo le elezioni e la campagna elettorale che riguarda alcuni dei comuni coinvolti, loro, oppure i loro successori, non si dimentichino di questi onesti servitori dello Stato, grazie ai quali è stata sgominata quella che a tutti gli effetti stava operando come un’organizzazione criminale

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