SCANDALO CIMITERO, CASTALDI INTERROGATO DAI CARABINIERI RESPINGE OGNI ACCUSA

Fasuto Castaldi
Fasuto Castaldi

Operazione Omnia, scandalo Cimitero di Sezze: il principale indagato Fausto Castaldi, ex custode della struttura di Via Bassiano, è stato interrogato dai Carabinieri di Latina

All’interrogatorio di garanzia davanti al Gip di Latina Giuseppe Cario che aveva disposto l’ordinanza di custodia cautelare eseguita all’alba del 18 marzo scorso, Castaldi aveva scelto di non rispondere. Ora, a scadenza del periodo cautelare, per cui oggi 17 settembre l’ex custode del cimitero sarà libero e non più ristretto agli arresti domiciliari, il principale indagato di uno degli scandali maggiori della provincia di Latina negli ultimi anni è stato interrogato dagli organi inquirenti.

Un’interrogatorio chiesto a gran voce da Castaldi, tramite i suoi avvocati difensori Antonio Orlacchio e Cesare Castaldi, che intende rispondere sugli oltre 20 capi di imputazione che gli vengono contestati.

reati di cui rispondono, a vario titolo, gli indagati, riguardano imputazioni per corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, in concorso e continuato; induzione indebita a dare o promettere utilità; distruzione, soppressione o sottrazione di cadavere, in concorso e continuato; peculato continuato; concussione in concorso; tentativo di minaccia o violenza in concorso per costringere a commettere un reato; esecuzione di lavori in assenza del titolo abilitativo e in violazione del regolamento di polizia mortuaria.

I destinatari di misura cautelare erano stati l’ex custode del cimitero Fausto Castaldi (classe ’56), il figlio titolare di un’impresa edile Antonio (classe ’80), l’ex dipendente comunale dell’Ufficio Tecnico Maurizio Panfilio (classe ’52), i titolari delle agenzie funebri Gianni (classe ’69) e Giusino Cerilli (classe ’57), Alfredo De Angelis (classe ’61), Fausto Perciballe (classe ’65) e Gianluca Ciarlo (classe ’72). Destinatari di custodia cautelare ai domiciliari anche i marmisti Francesco (classe ’74) e Antonio Fanella (classe ’72), più l’imprenditore casertano Andrea Redi (classe ’67).

E già ad aprile scorso, dopo gli arresti e il clamore, Castaldi ottenne, in seguito al ricorso presso il Riesame di Roma, la misura più lieve dei domiciliari.

Castaldi, che domani finirà l’interrogatorio dai Carabinieri di Latina, delegati dal sostituto procuratore Valerio De Luca, ha sostenuto di non aver mai preso soldi per i mercimoni di loculi e cappelle evidenziati dall’indagine dei Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Latina, né di aver sottratto e spostato salme dalle tombe. Per l’ex custode, in riferimento alla contestazione di sottrazione di cadavere rilevata dall’avviso di conclusione d’indagine, gli spostamenti dei cadaveri sarebbero stati effettuati nell’esercizio delle sue funzioni.

In attesa della richiesta di rinvio a giudizio da parte della Procura di Latina, la difesa di Castaldi, a interrogatori ultimati, presenterà delle memorie. Terminati gli arresti domiciliari anche per il funzionario comunale di Sezze Maurizio Panfilio.

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