Incendio Sep: la Prefettura di Latina ha convocato un incontro invitando al tavolo il Sindaco di Pontinia Carlo Medici e i quattro Comitati dell’area di Mazzocchio
L’incontro, presso la Prefettura di Latina, si terrà il prossimo venerdì 27 agosto alle ore 11. Un appuntamento necessario dopo il rogo che ha interessato capannone, strutture, rifiuti stoccati e altro materiale dell’impianto di compostaggio di Via Marittima a Mazzocchio.
C’è attesa, intanto, per gli esiti delle indagini ambientali sul possibile inquinamento sprigionato dalla nube derivante dall’incendio di domenica sera: un fumo che da domenica fino almeno a tutto lunedì si è mosso, a secondo di come spirava il vento, prima verso il mare (la puzza si sentiva fino a Terracina), per poi spostarsi verso Sonnino.
Leggi anche:
INCENDIO SEP, ANCHE IL SINDACO DI PRIVERNO ORDINA: FINESTRE CHIUSE E MASCHERINE ALL’APERTO
Come noto, i tecnici dell’Arpa (Agenzia Regionale Protezione Ambientale del Lazio) hanno prelevato ieri 24 agosto, intorno all’una, il primo campione per il monitoraggio della qualità dell’aria, successivamente inviato al laboratorio di Rieti per le attività analitiche.
Il giorno prima, lunedì 23 agosto, lo stesso personale ARPA Lazio aveva installato un campionatore ad alto volume a circa 150 metri in prossimità di ricettori per verificare la presenza di microinquinanti in aria nel territorio coinvolto.
Considerato che occorrono almeno 48 ore per ottenere i risultati, è probabile che ci vorrà almeno domani 26 agosto per avere il quadro completo della situazione. Ma non è escluso che nel pomeriggio di oggi 25 agosto si possano già prendere in visione i risultati dello screening.
È altrettanto auspicabile che il possibile inquinamento, il quale ovviamente nessuno spera si sia consumato in un’area già infiacchita da 18 anni di miasmi e campi fumanti, o l’eventuale e sperabile assenza di microinquinanti siano evenienze già al tavolo dell’incontro di venerdì prossimo in Piazza delle Libertà a Latina, tanto più che il vertice era stato già richiesto a fine luglio dai Comitati i quali evidenziavano nella richiesta al Prefetto: “le puzze nell’area soprattutto nelle ore notturne, quando l’impianto non dovrebbe ricevere rifiuti e quindi la lavorazione dovrebbe avvenire in ambiente sigillato“.
“Queste problematiche – scrivevano i Comitati – che vanno a sommarsi ai terreni inquinati dalla vecchia gestione della Sep e non ancora bonificati, allarmano e spaventano le migliaia di cittadini da noi rappresentati. La Sep infatti tratta rifiuto organico proveniente da raccolta differenziata, un materiale non sempre pulito, che può contenere plastiche e altri elementi tossici per la salute umana. I miasmi provocati dall’impianto sono un campanello d’allarme che non può essere ignorato e che già in passato hanno dimostrato (lo dicono le inchieste non noi cittadini) essere dannosi per la salute umana e la salubrità“.
Un grido di dolore che, come ricordato anche dopo il rogo di domenica 22 agosto dagli stessi Comitati, non fu accolto dalla Prefettura che non ha risposto ai cittadini (vedi link di seguito con l’intervista ai cittadini dei Comitati che riprendono l’episodio).
È evidente che, in seguito all’evento traumatico e quasi sicuramente doloso che ha interessato la struttura di Pontinia, il massimo organo dello Stato sul territorio ha deciso di ascoltare la voce dei quattro Comitati – “Mazzocchio” (Pontinia), “Pontinia Ambiente e Salute” (Pontinia), “Il Fontanile” (Sonnino) e Boschetto Gricilli Macallè (Priverno) – che da anni si battono per la chiusura dei due impianti Sep e Sogerit, entrambi in amministrazione giudiziaria e oggetto di una indagine dell’Antimafia di Roma da cui è scaturito un processo con 18 persone alla sbarra per reati di tipo ambientale.
A margine, non può che essere registrato il silenzio dell’amministrazione giudiziaria che gestisce la Sep. Dal rogo né la custode nominata dalla Procura capitolina né il management ha parlato. Un silenzio che dice tanto sull’impianto, a prescindere dagli esiti dell’Arpa Lazio.