Oggi 6 agosto 2021, presso l’Ospedale di Latina Santa Maria Goretti, Filcams Cgil di Lt e Fr, Fisascat e Uiltucs di Latina hanno organizzato un sit-in di protesta insieme ai lavoratori del settore vigilanza, interessati da un cambio appalto che causa una perdita di retribuzione di circa 400 euro al mese a lavoratore
LA NOTA – Abbiamo chiesto all’azienda subentrante – spiegano in una nota i tre sindacati – di confrontarsi con noi organizzazioni sindacali sull’armonizzazione degli istituti contrattuali al fine di riconoscere le suddette differenze economiche ai lavoratori interessati, ma l’Azienda non rendendosi disponibile ha causato, nostro malgrado, la sottoscrizione di un verbale di mancato accordo.
Troviamo assurdo che, ancora una volta, nel settore sanitario così strategico per il territorio e per tutti i cittadini, si debbano riscontrare criticità così impattanti per la qualità del servizio offerto e per i lavoratori ivi impiegati che insieme alle proprie famiglie ne subiranno gli effetti.
Nonostante le interlocuzioni con la Direzione della Asl di Latina e nonostante la sottoscrizione di un accordo con la Regione Lazio, ratificato a luglio del 2020, che stabiliva la garanzia occupazionale e reddituale di tutte le lavoratrici e di tutti i lavoratori interessati dai cambio appalti del settore della Sanità, ad oggi ci vediamo costretti a denunciare la mancata applicazione di detti accordi.
Non accetteremo questo stato di cose ed oggi lo abbiamo denunciato e dimostrato attraverso il sit in di protesta, partecipato da tutti i lavoratori del comparto, attraverso il quale sollecitiamo la convocazione presso la Regione Lazio che coerentemente deve rendersi disponibile a dare seguito agli accordi sottoscritti con le parti sociali.
La gravità della situazione che si sta delineando nell’ambito degli appalti nel sistema della Sanità del territorio, ci ha portato a coinvolgere la Prefettura il cui ruolo può essere risolutivo, in sinergia con le Istituzioni Regionali, relativamente alle criticità sopra descritte.
Queste Organizzazioni Sindacali – concludono – continueranno a lottare al fianco delle categorie dei lavoratori in appalto come, la vigilanza, il portierato, l’ausiliariato, le mense, le pulizie e agli addetti alla manutenzione in quanto servizi indispensabili al buon funzionamento della sanità pontina e senza i quali il settore non vedrebbe garantito un livello di prestazioni offerte adeguate e sufficiente”.