BRUTALE PESTAGGIO A SCAURI. IL LEGALE DELL’AGGRESSORE: “SCENDA IL SILENZIO SULL’EPISODIO”

Brutale pestaggio in spiaggia a Scauri: in una nota, il legale dell’aggressore spiega i contorni della vicenda

Di seguito, riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa dell’avvocato Roberto Salvatore Palermo sul pestaggio avvenuto a Scauri (vedi articolo al link seguente, compreso il video). Nella nota del legale, che verrà trascritta fedelmente, ci si augura alla fine il silenzio sull’episodio. Un augurio che non facciamo assolutamente nostro considerata la gravità della vicenda che avrebbe potuto avere conseguenze molto più rilevanti. E per di più di fronte ad almeno un minore (ma pare ce ne fossero di più).

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LA NOTA – In merito all’articolo pubblicato da “Latina tu”, nell’interesse delle persone coinvolte nel filmato, che tanto ha creato risalto per i fatti accaduti, si ritiene opportuno precisare e collocare gli avvenimenti nel loro esatto contesto storico fattuale.

Senza che ciò voglia essere una giustificazione di quanto accaduto, è bene portare a conoscenza di tutti coloro che hanno visionato il video che, in precedenza, il presunto aggredito era stato invitato, educatamente, a sistemare il suo ombrellone / tenda (collocata sulla spiaggia dalla notte precedente) in maniera più appropriata nel rispetto degli altri avventori. 

Il destinatario dell’invito, anziché dimostrarsi collaborante, bene ha pensato di assumere un atteggiamento minaccioso, per diversi minuti, nei confronti del gestore della spiaggia pubblica.

Neanche la presenza di numerose persone, ha consentito al bagnante della spiaggia di desistere dalla sua provocazione e dai tentativi di aggressione non andati a buon fine solo per casualità.

Ciò che viene visto nel video è solo l’ultima parte di una discussione che, per responsabilità di altri, è sfociata in un deprecabile gesto che, tuttavia, ci venga consentito dirlo, è il frutto di un’esasperazione giunta al culmine.

Anche nei momenti successivi ai fatti di cui al video, il presunto aggressore, noncurante anche delle raccomandazioni dei suoi familiari, continuava in atteggiamenti violenti e minacciosi.

Ribadiamo che il gesto, a cui abbiamo assistito, non troverà adeguata giustificazione e il gestore della spiaggia pubblica si scusa con chi si è sentito urtato dalla scena poco edificante ma, lo si comprenda, è evidente che i reiterati atteggiamenti provocatori e le minacce subìte hanno inasprito un clima teso.

Per opportuna cronaca si riferisce che la presunta vittima è stata oggetto di accertamenti da parte dei carabinieri intervenuti ed è stato immediatamente invitato ad allontanarsi dal luogo pubblico.

Probabilmente se tutti coloro che si sono sbilanciati in severi ed inflessibili commenti avessero avuto modo di visionare tutte le immagini antecedenti e successive a quelle pubblicate sarebbero pervenuti ad una valutazione diversa nei confronti di chi, giusti titoli, ha il dovere giuridico di controllare il rispetto delle regole sul tratto di arenile in convenzione.

Concludiamo con l’augurio che su questo episodio scenda il più velocemente il silenzio, nel rispetto di tutte le persone coinvolte e delle loro famiglie che si sono ritrovate coinvolte, loro malgrado, in fatti dai quali sarebbero voluti essere completamente estranei in quanto non confacenti al loro stile di vita.

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