Violenze e maltrattamenti a Villa Serena a Terracina: arrivano tre condanne per gli imputati da parte del Tribunale di Latina
La vicenda è quella per cui lo scorso dicembre fu emessa un’ordinanza di custodia cautelare a carico di Raffaele Monacelli, Narcisa Urzache e Camelia Luminita Safta. Il blitz della Guardia di Finanza, per eseguire l’operazione denominata “Ade”, nei confronti del gestore della struttura socio-assistenziale Monacelli e e delle due dipendenti, entrambe di nazionalità rumena.
Le indagini furono coordinate dal Procuratore Aggiunto Carlo Lasperanza e dal Sostituto Procuratore Marco Giancristofaro, mentre l’ordinanza fu emessa dal Gip Giuseppe Cairo. Le tre persone coinvolte erano accusate di, a vario titolo, dei reati di maltrattamenti, minacce e somministrazione abusiva di farmaci ai danni di anziani ospiti della casa di riposo a Terracina.
Oggi, il giudice per l’udienza preliminare Giuseppe Molfese ha condannato, col rito abbreviato, Raffaele Monacelli a sei anni e otto mesi, Narcisa Urzache a cinque anni e quattro mesi e Camelia Luminita Safta a due anni e dieci mesi. Pene persino aumentate rispetto alle scelte del Pm Giancristofaro che aveva richiesto rispettivamente sei anni, quattro anni e due anni e otto mesi.
Come riportava lo scorso 22 dicembre scorso il Comando provinciale della Guardia di Finanza di Latina, l’operazione “Ade” traeva origine da un’attività ispettiva fiscale e in materia di lavoro sommerso condotta dai finanzieri della Compagnia di Terracina, nei confronti di una casa di riposo (costituita solo apparentemente nella forma giuridica di Onlus), che permise non solo di accertare l’impiego di cinque lavoratori in nero, tra cui due clandestini, ma anche di portare alla luce gli “allarmanti episodi di maltrattamento, fisico e psicologico, ai danni degli anziani ospiti della struttura residenziale”.
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