Il candidato sindaco per le elezioni amministrative del prossimo anno a Gaeta Antonio Salone e l’ideatore del suo progetto politico Luigi Zazzaro rilanciano dopo l’arresto di Moscardelli: “Lo avevamo detto, questa è solo punta dell’iceberg, s’indaghi sulle nostre denunce pubbliche”
“L’arresto con l’accusa di corruzione e rivelazione del segreto sul concorso per lavorare all’Asl di Latina – affermano i due ex assessori – operato nei confronti dell’ex senatore e coordinatore provinciale del Pd Claudio Moscardelli è un fatto gravissimo e a nostro modo di vedere una sorta di cartina tornasole di un consolidato modus di gestione delle istituzioni, della politica e del potere in Provincia di Latina, nel Lazio e in Italia. Siamo stati i primi a segnalare quanto stava avvenendo in quel concorso, nel lontano novembre dello scorso anno, indicando il piazzamento sospetto nei primi posti della graduatoria del concorso, del presidente del Consiglio comunale di Minturno Tomao e di Matteo Di Domenico, figlio della presidente del Consiglio comunale di Gaeta Pina Rosato, fedelissima della politica di Moscardelli e dipendente Asl. Incredibilmente ancora al suo posto. Purtroppo avevamo ragione e non ci voleva molto a comprendere quanto stava accadendo”.
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“Allo stesso modo – proseguono Salone e Zazzaro -, con egual lungimiranza, non ci appaiono per nulla chiari e trasparenti numerosi altri procedimenti amministrativi che abbiamo già ampiamente denunciato e pubblicato e per i quali invochiamo pari solerzia ed efficacia investigativa da parte delle forze dell’ordine e della magistratura, ai quali va la nostra gratitudine per quanto stanno facendo, imponendosi come ultimo baluardo di una legalità che sembra ormai perduta, in particolar modo a Gaeta. Ci riferiamo ad esempio all’incredibile vicenda di un altro concorso molto strano, quello per i vigili urbani stagionali di Gaeta, dove figurano nella graduatoria finale, amici, parenti, collaboratori, della politica e non, e persino all’interno della commissione giudicante emergono relazioni quantomeno inopportune tra alcuni dei membri e i concorsisti. Parimenti le operazioni urbanistiche vergognose della realizzazione di una pensilina per autobus spacciata per una tribuna coperta dello stadio comunale con un dispendio di risorse pubbliche inquietante. Il caso della stazione e del centro commerciale crediamo possano tranquillamente essere indicati i casi più indecenti dell’intero meridione italiano nella gestione scellerata della pubblica amministrazione, che fa il favore e gli interessi dei soliti pochi volti noti e potenti, calpestando letteralmente l’interesse collettivo”.
“Un’altra denuncia è stata l’incredibile rivelazione anzitempo del vincitore della gara per il verde pubblico, che abbiamo preannunciato prima dell’esito della gara, ovvero la ditta Aumenta. Un fatto impossibile che però già tutti sapevano. Insomma – concludono i due -, bene l’arresto di Moscardelli, sui quali la magistratura farà chiarezza, ma le nostre rivelazioni come “Transizione popolare per Gaeta”, meriterebbero certamente la medesima attenzione da parte degli inquirenti, come accaduto per la concorsopoli Asl, e non certo perché le abbiamo fatte noi, quanto perché amicizie, contiguità, interessi e protagonisti sono sempre gli stessi”.