NALCO SALVATA DALLE BIO-PLASTICHE. ACCORDO CON PLASTA REI

La Nalco di Cisterna si riconverte e sopravvive: acquisito lo stabilimento dalla Plasta Rei dell’imprenditore Francesco Borgomeo

Sono passati due mesi e mezzo da quel 16 aprile, giorno in cui i dipendenti della Nalco lavoravano alla produzione per l’ultimo giorno e sarebbero passati da lì a poche ore alla messa in sicurezza/bonifica dello stabilimento che produce additivi chimici per caldaie industriale. Una storia che, a Cisterna, durava da oltre 70 anni e che rischiava di chiudersi come tante altre realtà industriali della provincia di Latina.

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Ma l’interesse del Presidente dell’Area Comprensoriale di Cassino Francesco Borgomeo, nonché imprenditore nel ramo dell’economica circolare, non era mai mancato.

E l’accordo si è concluso ieri nel pomeriggio 30 giugno, quando Borgomeo, che in passato si era distinto per aver riconvertito al mercato dell’economica circolare realtà quali Marazzi Sud, Ideal Standard Roccasecca, Tagina Ceramiche, Centro Impasti, ha rilevato tramite la Plasta Rei il sito di Cisterna controllato dalla Ecolab americana che proprio non vuole più saperne di rimanere in Italia. 

Dagli additivi chimici per caldaie industriale all’ormai ex Nalco si passerà al recupero della plastica: si tratta di produzione di moderne bioplastiche per mezzo di innovativi processi, basato sul recupero chimico anziché meccanico.

Plasta Rei che ha acquisito la Nalco è stata creata per l’occasione da Borgomeo: una Newco che si è impegnata al mantenimento di tutti i posti di lavoro già nelle scorse settimane.

Il pericolo per i circa 70 lavoratori dell’ex Nalco pare scampato.

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