Operazione Alba Bianca: chiusa l’indagine portata avanti dalla DDA di Roma sul gruppo criminale dedito alla spaccio di droga tra Giulianello, Cori e Velletri
È stato il sostituto procuratore di Latina Valentina Giammaria a chiudere le indagini: 14 gli avvisi di garanzia verso altrettanti indagati oggetto dell’operazione denominata Alba Bianca che, lo scorso febbraio, permise di sgominare una banda retta da personaggi di origine albanese.
Il sostituto procuratore Valentina Giammaria ha inviato gli avvisi di chiusura delle indagini preliminari e si prepara a chiedere il rinvio a giudizio per 14 indagati, contestando ben 104 capi di accusa.
I carabinieri hanno tratteggiato i ruoli all’interno del gruppo, con capi che gestivano il traffico e controllavano gli spacciatori, hanno individuato i luoghi dove veniva nascosta la sostanza stupefacente, sigillandola in delle buste e sotterrandola, e appurato che gli affari andavano talmente bene che non erano più sufficienti i pusher presenti in zona e ne erano stati fatti arrivare degli altri dall’Albania.
Un’inchiesta imponente con 104 capi d’imputazione e iniziata a febbraio 2019 con l’arresto di un pusher del gruppo.
“L’attività di indagine – scriveva il gip del Tribunale di Roma Emanuele Attura nell’ordinanza di custodia cautelare – ha consentito di dimostrare l’esistenza di un’organizzazione, finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, strutturata, stabile e organizzata in maniera verticistica, caratterizzata da ruoli delineati e operativa in Giulianello di Cori e Cori”.
Era a Cori che operavano i promotori del sodalizio dedito al traffico di cocaina. Si tratta dei tre fratelli di nazionalità albanese, Elton Kanani, Algert Kanani e Alfred Belba (domiciliato a Napoli), veri e propri gestori dell’attività illecita: si occupavano, infatti, di mantenere i rapporti con i fornitori dello stupefacente, organizzavano la vendita della droga, controllavano la cessione della sostanza stupefacente da parte dei pusher e raccoglievano il denaro provento dell’attività di spaccio. Elton Kanani, dopo che una cliente di Cori fu fermata a Colleferro con la droga, era fuggito in Belgio per arrivare in Albania da dove continuava a gestire l’organizzazione criminale con il fratello Algert Kanani (sebbene sia finito in precedenza ai domiciliari: condannato e liberato con la sospensione della pena) e il fratellastro Alfred Belba. Il figlio di Elton Kanani, reclutato come spacciatore, fu arrestato a luglio 2019 per poi patteggiare la pena nel febbraio 2020.
I Carabinieri del Reparto Territoriale di Aprilia, insieme a quelli della Stazione di Cori, coordinati dalla DDA di Roma, hanno captato circa 40-50 telefonate al giorno così da provare tutte le cessioni di cocaina: 2mila euro al giorno, 60mila al mese di proventi illeciti.
Di seguito gli indagati destinatari degli avvisi di garanzia (quasi tutti albanesi), preludio alla richiesta di rinvio a giudizio (gli indagati avranno 20 giorni di tempo per presentare memoria e/o chiedere di essere interrogati): Elton Kanani, Algert Kanani, Alfred Belba, Ermal Arapa, Klajdi Mata, Ardit Kapedani, Juri Macali, Vilajet Koci, Erald Kuka, Daniel Hysa, Fiorelo Kanani e Fjorab Cela,Francesca Coluzzi e William Giammatteo.
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