Ardea, tragedia nel consorzio residenziale: un uomo ha sparato contro un altro uomo uccidendolo insieme a due bambini. Barricato in casa, si è suicidato
Ha ucciso due fratelli di 5 e 10 anni, David e Daniel Fusinato, mentre giocavano vicino casa, poi ha sparato ad un anziano 74enne, Salvatore Ranieri. Successivamente, dopo la carneficina, l’uomo si è barricato nella sua villetta a Colle Romito, consorzio residenziale di Ardea. Quando i Gis dei carabinieri sono intervenuti, dopo tre ore di tentativi di instaurare una trattativa, l’assassino, Andrea Pignani, un 34enne giudicato “instabile” mentalmente, si era già suicidato. Il suo corpo è stato ritrovato in camera da letto. Ignoti al momento i motivi che hanno spinto l’uomo ad aprire il fuoco contro i due bambini e l’anziano.
In un primo momento, il sindaco di Ardea Mario Savarese aveva parlato di una “futile lite”. Secondo una prima ricostruzione, pare che i due bambini stessero giocando a poche decine di metri da casa dell’assassino. Per il sindaco, tra le vittime e l’autore del gesto ci sarebbe stata una parentela, ma non si sa ancora di che tipo.
Da questa mattina, i carabinieri della compagnia di Anzio e Pomezia sono intervenuti in seguito a numerose segnalazioni e sono scattate le ricerche dell’aggressore. In quel momento il 34enne era già in una villetta all’interno di Colle Romito: l’uomo era armato e i carabinieri dopo 3 ore di attesa hanno fatto irruzione nella casa. Sul posto, era arrivato anche uno specialista di negoziazioni per far desistere l’uomo che, però, non ha mai risposto: con tutta probabilità si era giù ucciso. Le forze dell’ordine hanno comunque dovuto attendere l’arrivo dei carabinieri dei gruppi di intervento speciali per mettere in pratica il blitz, dopo aver effettuato ricognizioni con droni ed elicotteri e aver staccato luce e gas.
“Il primo a non farcela è stato il più piccolo, poi purtroppo è mancato anche il secondo bambino – ha scritto in una nota l’Assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato – Gli operatori intervenuti sul posto hanno impiegato tutti gli sforzi possibili per salvare le vittime con ripetuti tentativi di rianimazione, ma la situazione è apparsa fin da subito compromessa. Sono profondamente scosso per l’accaduto ed esprimo tutto il mio rammarico e le più sentite condoglianze ai familiari e all’intera comunità di Ardea che oggi vive un terribile lutto per questa tragedia”.
“Oggi è una giornata molto triste per la nostra comunità – così in una nota il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti – L’uccisione dell’anziano e dei due bambini ad Ardea rappresenta una tragedia che lascia sgomenti con lo strazio nel cuore. Rivolgo le condoglianze mie e della Regione Lazio alle famiglie delle vittime e la totale vicinanza alla comunità di Ardea e del consorzio provate dalla drammaticità degli avvenimenti”.
AGGIORNAMENTO – Non era la prima volta che minacciava qualcuno con la pistola. Andrea Pignani, il 34enne autore della strage di Ardea. Era uscito solo dieci giorni fa da un centro di salute mentale.
Già in passato, Pignani era stato sottoposto a TSO/Trattamento sanitario obbligatorio a causa delle sue patologie. La pistola che ha usato per compiere la strage e che poi ha rivolto su se stesso era del padre, una guardia giurata. Alla morte del genitore, Andrea Pignani non aveva denunciato il possesso dell’arma.
In passato, è poi emerso, aveva minaccio la madre con un coltello.
“Si pensava che la pistola fosse finta, una scacciacani, sarà successo quattro volte, si sentivano i colpi – ha spiegato Romano Catini, presidente del Consorzio Colle Romito – La segnalazione attraverso la vigilanza del consorzio era arrivata a carabinieri e polizia locale. Andava fuori di testa per nulla. Ho sentito dire che stamattina aveva avuto una discussione con il papà di Daniel e David, ma per futili motivi. Ha provato a sparare anche ad una quarta persona, ma l’ha mancata“.