Terracina, Break Down: nove arresti per spaccio di droga, estorsione e usura. Ecco i nomi dei nove arrestati
Si tratta di Antonio Cervelloni (43 anni), Pino Pisa (41 anni), Martina Panzini (28 anni), Armando Di Girolamo (51 anni), Ousama Marzouki (24 anni), Rayen Marzouki (21 anni), Jihed Marzouki (25 anni), Pietro Casasanta (47 anni) e Matteo Maietti (29 anni).
Cervelloni è accusato di un episodio di usura, tentata estorsione e detenzione di sostanze stupefacenti.
Ousama Marzouki e Rayen Marzouki furono coinvolti l’anno scorso in un’estorsione compiuta ai danni di un minorenne, reo di aver denunciato un furto.
Anche Pino Pisa risulta avere precedenti. Nel 2019, è stato condannato a un anno di reclusione per avere avuto con sé diversi grammi di cocaina e hashish. Così come Casasanta condannato nell’operazione Giove e considerato un punto di riferimento negli ambiente della mala terracinese, soprattutto sul versante dello spaccio.
Leggi anche:
TERRACINA, ESTORTO E VESSATO PER AVER DENUNCIATO UN FURTO: A PROCESSO GLI “AGUZZINI” DEL MINORENNE
E di estorsione, usura e spaccio di sostanze stupefacenti si tratta per quanto riguarda i reati contestati oggi dalla Procura di Latina.
L’operazione di polizia, denominata “Break Down” è stata portata a termine dagli agenti del Commissariato Polizia di Terracina, coordinati dal Sostituto Procuratore della Repubblica Giuseppe Miliano, mentre le misure cautelari sono state emesse dal G.I.P. del Tribunale di Latina Giorgia Castriota.
Nel corso della vasta operazione di Polizia sono state eseguite anche numerose perquisizioni, che hanno visto impegnate le unità cinofile della Polizia di Stato di Nettuno, il Reparto Prevenzione Crimine Napoli, pattuglie della Squadra Mobile e dei Commissariati di Fondi, Gaeta e Formia con il supporto di un elicottero del 1° Reparto Volo di Pratica di Mare.
Tra gli arrestati figurano soggetti già noti alle Forze di Polizia ma anche insospettabili incensurati, complessivamente un gruppo di spacciatori in grado di rifornire di cocaina ed hashish la città, dall’adolescente all’operaio, sino al professionista affermato.
L’indagine ha avuto inizio a seguito di alcuni sequestri di sostanza stupefacente operati sul territorio di Terracina. E anche dalle parole di una vittima di un prestito di circa 1000 euro che si ritrova a doverne pagare 2800, oltreché a subire minacce e pedinamenti per lui e i suoi famigliari.
Nel corso delle investigazioni è emersa una fitta rete di spaccio e numerosi soggetti assuntori, alcuni dei quali si erano indebitati ed esposti alle minacce e a gravi atti ritorsivi. In un caso si è accertato che a fronte di un prestito è stato richiesto un interesse con tasso usurario pari ad oltre il 500%, con minacce anche nei confronti dei familiari del debitore.
Dalle attività tecniche sono emerse, tra l’altro frasi come: “vedi che quando tu sei a lavoro tua moglie e tuo figlio rimangono da soli a casa” e “ti taglio la testa con la motosega”. Le vittime inoltre venivano terrorizzate con appostamenti fuori le abitazioni ed inseguimenti per le strade cittadine.
Nel corso dell’attività investigativa, durata circa un anno e mezzo e caratterizzata da numerosi servizi di osservazione e pedinamento, sono stati operati diversi arresti in flagranza di reato e si è proceduto a sequestri di sostanze stupefacenti, sradicando punti di spaccio allestiti anche presso abitazioni private in diversi quartieri scelti quali punti nevralgici per lo spaccio.
Gli spacciatori rifornivano Terracina di cocaina, hashish e marijuana mentre ha destato particolare allarme sociale il rinvenimento ed il sequestro di una sostanza stupefacente potenziata e composta da un mix di marijuana e cocaina, chiamato Bazooka.
Gli spacciatori arrestati si avvalevano anche di vedette per eludere i blitz della Polizia, come si evince da alcune conversazioni intercettate: “Se devi uscire adesso – diceva Casasanta – lascia perdere ci sono dei cani vicino casa…sono in borghese” laddove per cani, con espressione dispregiativa, si intendeva fossero presenti appartenenti alle forze dell’ordine.
Metaforiche erano anche le parole per significare le dosi di droga descritte come attacchi per pc “grandi” o “piccoli”.
“L’articolata attività d’indagine – scrive il gip Castriota nell’ordinanza applicativa di misura custodiale – ha portato all’individuazione dei responsabili di una intensa e consolidata attività di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti destinate al mercato di Terracina…pur consapevoli di essere potenzialmente obiettivo di investigazioni, hanno dimostrato di non rinunciare mai all’attività di spaccio che invece ritenevano di preservare”. La “spiccata pericolosità sociale” – continua il gip – è “tale da rendere assai probabile la reiterazione di analoghi comportamenti delittuosi, reati che vengono peraltro perpetrati dagli indagati con violenza pervicacia; la misura della pericolosità e caparbietà degli indagati è rappresentata dal fatto che gli stessi persistono nel proposito criminoso anche a fronte degli arresti di singoli tornitori di sostanza stupefacente”.
L’indagine odierna potrebbe rivelare altri particolari piuttosto importanti che hanno interessato la città di Terracina, ma su questo per ora non non viene confermato niente dagli ambienti investigativi.