Crisi politica a Itri: i consiglieri comunali lasciano in blocco dopo le dimissioni del sindaco Antonio Fargiorgio
È uno scontro durissimo nella politica locale itrana e i consiglieri comunali di (ex) maggioranza e minoranza (escluso Luca Iudicone) non ci stanno ad aspettare le prossime mosse di Antonio Fargiorgio che, dopo la lettera di dimissioni, avrebbe avuto 20 giorni di tempo per ricomporre fratture e trovare nuove alleanze. “Avrebbe” perché da oggi questa possibilità non l’avrà più.
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La mossa dei consiglieri comunali non lascerà aperto nessuno spiraglio di ricomposizione politica e amministrativa per Fargiorgio.
È proprio stamani, infatti, che i consiglieri hanno firmato le loro dimissioni di concerto. A lasciare l’Assise itrana Osvaldo Agresti, Vittoria Maggiarra, Giuseppe Cece, Anna Serena Ciccarelli, Paolo Soscia, Nicola Orlando Di Fazio, Stefania Saccoccio e Salvatore Ciccone. Quindi, Movimento 5Stelle, Forza Italia, Fratelli d’Italia, più i consiglieri comunali civici di minoranza, con questa mossa, hanno escluso qualsiasi possibilità a Fargiorgio di ripresentarsi entro 20 giorni con una nuova Giunta e maggioranza pronta a sostenerlo.
Finisce così l’amministrazione Fargiorgio, con una lettera di dimissioni firmata da dieci consiglieri comunali che hanno dato comunicazione allo stesso (ex) Sindaco, al Presidente del Consiglio Comunale Pietro Di Mascolo e al Segretario Comunale di Itri Margherita Martino, oltreché, e soprattutto, al Prefetto di Latina Maurizio Falco che ora dovrà decidere sul Comune aurunco nominando un commissario. Il quarto, nel giro di pochi mesi, dopo Formia, Cisterna e Sezze.
“I sottoscritti Consiglieri Agresti Osvaldo, Cece Giuseppe, Ciccarelli Anna Serena, Ciccone Salvatore, Di Fazio Nicola Orlando, Maggiarra Vittoria, Mazziotti Salvatore, Palazzo Elena, Saccoccio Stefania e Soscia Paolo – dichiarano – provenienti sia dal gruppo di maggioranza che fino ad oggi ha sostenuto lealmente l’azione di governo del Sindaco Antonio Fargiorgio che dai gruppi di minoranza, che con serietà e responsabilità hanno svolto il loro ruolo di controllo dell’azione amministrativa in ossequio alle norme e alle leggi vigenti, poiché sono venute meno le condizioni necessarie per proseguire espletare dignitosamente il proprio mandato elettorale fino alla sua naturale scadenza rassegnano, ai sensi dell’art. 141 comma 1, lett. b), n. 3, d.lgs 18 agosto 2000 n. 267 T.U.E.L. le proprie dimissioni”.
Dimissioni che avvengono nel contesto istituzionale dell’Assise comunale, presso la Segreteria, e non da un notaio. Un aspetto che – ci tengono a sottolineare – conferma il rispetto del mandato elettorale e nei cittadini dei cittadini che li hanno scelti alle ultime elezioni comunali.