Nei giorni scorsi (martedì 20 aprile) il Comitato spontaneo per l’acqua pubblica ha incontrato il Sindaco di Itri per fare il punto della situazione “Pozzi”
A seguito dell’ordinanza comunale dello scorso anno (Ordinanza n.2 del 23.01.2020 Prot.1236) Acqualatina, sotto la vigilanza dell’ASL competente, ha effettuato i prelievi delle acque in tutti i pozzi oggetto dell’ordinanza, ad eccezione di uno, il cui proprietario invece si è opposto con regolare ricorso giurisdizionale al TAR Lazio sezione di Latina.
Tale ricorso – scrive in una nota il Comitato Spontaneo Acqua Pubblica Itri – è stato vinto dal Comune dí Itri, ma ovviamente ha ritardato i tempi di tutta la procedura dei prelievi, i quali devono essere necessariamente effettuati nelle varie stagioni al fine di valutarne la potabilità nel corso dell’anno, quindi nei periodi di magra e nei periodi di piena delle falde acquifere.
Dopo aver perso il ricorso al TAR, il proprietario del predetto pozzo ha continuato ad opporsi con delle scuse di indisponibilità, ma recentemente sembra che finalmente abbia acconsentito all’effettuazione dei prelievi da parte di Acqualatina.
A tal fine – continua il Comitato nella nota – dovrà realizzare un fontanile di accesso libero, affinché Acqualatina possa fare i prelievi liberamente nel corso dell’anno.
Fermo restando l’importante rallentamento in questa fase dei prelievi, dovuto agli eventi sopra descritti, una volta valutata la potabilità dell’acqua dei vari pozzi coinvolti nella presente questione, il passo successivo sarà l’esproprio e quindi il subentro dell’ente pubblico.
Durante l’incontro, il Comitato ha sollevato al Sindaco Fargiorgio il problema relativo ad un altro pozzo, il quale continua a sollecitare i vari utenti ad aderire, entro e non oltre la data del 30 giugno 2021, all’associazione di nuova formazione, cosiddetta “Associazione Aurunca 2020”, la quale sembra essere diventata comodataria dei pozzi artesiani. Secondo quanto intimato da tale associazione, alla data del 1° luglio non verrà più erogata acqua ai non associati.
Il Sindaco ha ribadito che tali forme associative non rispondono in alcun modo alle condizioni normative richieste, difatti non si prevede né la partecipazione maggioritaria dell’ente comunale e nemmeno quest’ultimo viene identificato quale organo di supervisione. In merito a questa situazione il Sindaco sta valutando la possibilità di replicare l’ordinanza o comunque di ribadire la validità dell’ultima ordinanza, nella quale si vieta il blocco del flusso idrico.
Come comitato – conclude la nota – il prossimo passo sarà quello di incontrare i vari protagonisti di tutta la presente questione, sia a livello locale che a livello provinciale e regionale. L’obiettivo è quello di seguire l’evoluzione della situazione affinché si raggiunga presto la soluzione. Chiunque voglia collaborare e contribuire, nell’interesse di tutti, al raggiungimento dell’obiettivo finale, può contattare il comitato tramite i canali Facebook.