AMNESIA, DROGA DALLA SPAGNA IN PROVINCIA DI LATINA: CASSAZIONE ANNULLA SENTENZA DI D’ONOFRIO

Corte di Cassazione, Roma
Corte di Cassazione, Roma

Cassazione dispone un nuovo processo per Davide D’Onofrio arrestato nell’ambito dell’operazione anti-droga “Amnesia”

A dicembre 2017 i Carabinieri del Comando Provinciale di Latina eseguirono, nelle provincie di Roma e Latina, 15 misure cautelari personali (7 ordinanze di custodia cautelare in carcere, 1 ai domiciliari e 7 sottoposizioni agli obblighi di firma), emesse dal G.I.P. presso il Tribunale di Roma, su richiesta Direzione Distrettuale Antimafia di Roma.

Tutti accusati, a vario titolo, di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. Fu sgominato un sodalizio dedito allo spaccio di sostanze stupefacenti stanziato nei quartieri di Roma sud con propaggini nella provincia di Latina.

L’indagine dei militari pontini, coordinati dall’Antimafia, evidenziò come gli arrestati di allora, alcuni dei quali affiliati al clan “Zizzo” di Fondi, importavano ingenti quantitativi di stupefacente dalla Capitale e dalla Spagna occultandoli, in alcune cirscostanze, all’interno di autoarticolati in uso a trasportatori di prodotti ortofrutticoli destinati al M.O.F. di Fondi. In tutto, negli anni, in un’indagine che si concluse nel 2016, furono sequestrati 4 kg. di cocaina, 14 kg. di Amnesia, 104 kg. di hashish, 19 kg. di marijuana, 200 piante di cannabis, 500 grammi di ‘ecstasy’ e contanti per 30mila euro più armi.

Gli arrestati, nell’operazione Amnesia, furono Pierpaolo Spagnolo, di Formia, Pasquale D’Alterio, di Minturno, Stiven Leonard Bohorquez, di Cali (Colombia), Abdeljalil Ouhsaine, del Marocco, Christian Salvati, di Roma, Artur Malci, dell’Albania, Angelo Di Gennaro, di Teramo, Davide D’Onofrio, di Terracina che finì non in carcere ma ai domiciliari.

Dopo la condanna in secondo grado a oltre 8 anni di reclusione, la Cassazione ha annullato la sentenza e D’Onofrio, difeso dall’Avvocato Giuseppe Lauretti, avrà un nuovo processo in ragione dell’annullamento dell’aggravante dell’ingente quantitativo e della mancata concessione delle attenuanti generiche.

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