“A gonfie vele in direzione ostinata e contraria”: così si chiama il progetto di fattibilità approvato dalla Giunta Coletta per riqualificare i Palazzoni e l’ex Icos
Il 12 febbraio scorso, la firma di un Protocollo d’intesa da parte del Sindaco Damiano Coletta e del Direttore Generale Paolo Ciampi, che ha sancito la partecipazione congiunta di Comune di Latina e Ater, rispettivamente come soggetto promotore e soggetto attuatore, al bando “Qualità dell’Abitare” del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti attraverso il progetto di rigenerazione urbana “A gonfie vele”.
In palio una cifra considerevole: 15 milioni di euro che, nelle intenzioni del Comune e dell’Ater, serviranno per riqualificare i lotti 46 e 47 in Viale Nervi, e il lotto 49 e per demolire, ricostruendolo successivamente, quello che è ad ora il rudere fatiscente dell’Ex Icos.
L’idea progettuale elaborata dal Prof. Carlo Patrizio, che ha avuto ‘incarico dall’Ater, è quella che “prevede una serie di interventi materiali e immateriali – ha detto il progettista al momento della stipula del protocollo tra Comune e Ater – considerando anche il valore sociale delle operazioni che verranno compiute“.
Ieri, 11 marzo, la Giunta municipale si è riunita per approvare il progetto di fattibilità finanziato dai 15 milioni di euro messi a disposizione dal bando del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti denominato “Programma innovativo Nazionale per la qualità dell’abitare” e conosciuto anche con l’acronimo Pinqua. Un programma per cui anche il Comune di Aprilia si sta muovendo al fine di intervenire su determinate aree della città.
Il progetto di fattibilità che il Comune di Latina inoltrerà al Mit per partecipare al bando da 15 milioni di euro prevede alcuni interventi su Palazzoni ed ex Icos. Interventi che stanno già facendo discutere allorché un paio di settimane fa è stato pubblicato il video pro Clan Travali ambientato proprio ai Palazzoni, precisamente al lotto 47 dove Comune e Ater intendono lavorare con i fondi Pinqua. E c’è già stato qualcuno, come Antonio Bottoni dell’Associazione Codici, che ha fatto notare che: “quei giovani sono il frutto della ghettizzazione di tantissime famiglie che, in un modo o nell’altro e, per svariati motivi, sono state portate a vivere in quel dormitorio rappresentato dai “Palazzoni”, senza alcun controllo sociale o con scarsissimo controllo di ciò che vi si stava sviluppando“. Perplessità espresse anche sul nuovo complesso che sostituirebbe l’ex Icos: in sostanza, per Codici, un nuovo possibile ghetto e per di più collegato all’arteria della Pontina con cui eventuali malviventi avrebbero possibilità di fuga agevole.
Tuttavia, nella delibera approvata dalla Giunta Coletta, emerge anche un punto del progetto che, proprio nell’ex Icos, rappresenterebbe una presenza diversa nell’area, completamente all’opposto dei controvalori cantati dai giovani che inneggiavano al Clan Travali. Scopriamo quale.
Ecco nell’ordine i sei punti che costituiscono il progetto di fattbilità: la realizzazione di interventi di bioarchitettura per la riqualificazione del lotto 46, 47 e 49 dell’ATER; la realizzazione di un parco dinamico a servizio dei lotti 46 e 47 dell’ATER; la realizzazione di un teatro all’aperto con parcheggio interrato a servizio dei lotti 46 e 47 dell’ATER; la realizzazione di una dorsale ciclo-pedonale attrezzata; la realizzazione, lungo la dorsale, di un sovrappasso ciclo-pedonale sulla Via Pontina; la demolizione e ricostruzione dell’edificio ex ICOS nel quale troveranno posto un asilo nido e un centro anziani al piano terreno, la nuova sede della Questura al piano primo, una nuova sede della ASL al piano secondo e infine 40 appartamenti per soddisfare la domanda di alloggi a canone calmierato, il tutto per un totale di 7.600 metri quadri.
La sede della Questura all’ex Icos è la novità, peraltro che ha assonanza con la vecchia idea dell’ex Sindaco Zaccheo che avrebbe voluto sistemare lì la sede della Guardia di Finanza. L’auspicio che anche stavolta non vada come 19 anni fa.