Sezze: i sette consiglieri di minoranza chiedono un Consiglio Comunale per il mancato finanziamento ministeriale di 2,5 milioni euro
Messa in sicurezza e altro. Così il Comune di Sezze ha perso 2,5 milioni di euro per lavori necessari alla manutenzione e alla sicurezza di edifici pubblici. È la critica diretta all’Amministrazione guidata dal Sindaco Sergio Di Raimo e rivolta dai sette consiglieri comunali di minoranza – Giovanni Bernasconi, Mauro Calvano, Eleonora Contento, Rita Palombi, Serafino Di Palma, Paride Martella e Giovanni Moraldo – che firmano una richiesta ufficiale per un Consiglio Comunale che abbia due punti all’ordine del giorno: l’esclusione dal finanziamento ministeriale e i mancati finanziamenti che il Comune ha perso nel tempo.
Secondo i consiglieri, infatti, “la Giunta Di Raimo, sin dal suo insediamento, ha perso tantissimi finanziamenti come documentato dalle numerose interrogazioni dei consiglieri di minoranza” e “da ultimo più grave e preoccupante quelli previsti dall’art 1 , commi 139 e seguenti, della legge 30 dicembre 2018, n.145, da destinare ad investimenti relativi ad opere pubbliche di messa in sicurezza degli edifici e del territorio”.
Per l’anno 2021, a quanto riportano i consiglieri di minoranza, “i contributi in questione ammontavano complessivamente a euro 1.850.000.000,00“.
Il Comune di Sezze ha richiesto contributi di 2.500.000,00 euro, di cui 1.000.000,00 per la messa in sicurezza degli edifici scolastici e la rimanente parte per il dissesto idrogeologico e la messa in sicurezza delle strade. Solo che lo stesso Ente é stato escluso dal finanziamento di 2 milioni e 500mila euro “perché – sostengono i consiglieri comunali – alla data di presentazione della richiesta di finanziamento non aveva trasmesso alla banca dati delle amministrazioni pubbliche i documenti contabili“.
Una perdita pesante e sanguinosa poiché i consiglieri ricordano che “quasi tutti i comuni della Provincia di Latina hanno preso i finanziamenti come ad esempio il Comune di Bassiano per euro 924.930,00 (massimo ammissibile in base alla popolazione), il Comune di Aprilia euro 4.995.760,00, il Comune di Cisterna euro 1.900.000,00, il Comune di Latina euro 1.577.765,26, il Comune di Cori euro 2.494.897,00, il Comune di Pontinia euro 1.556.434,00, il Comune di Priverno 2.500.000,00, il Comune di Roccagorga euro 800.000,00, il Comune di San Felice Circeo 2.500.000,00” e altri.
Per l’opposizione, gli ingranaggi inceppati della burocrazia sono conseguenza della mancanza di organizzazione dell’Ente e all’indebolimento politico della Giunta Di Raimo a causa di alcune defezioni interne alla maggioranza. Scarsa incisività nell’azione amministrativa e disorganizzazione generale che i consiglieri di opposizione chiedono, ora, di discutere al più presto nell’assise.