Oggi la Conferenza dei Sindaci e dei Presidenti dell’EGATO 4 Latina: all’ordine del giorno la discussa proposta del gestore di utilizzare la Polizia Municipale per il contenimento della morosità
All’attenzione della conferenza indetta dal Presidente dell’Ente d’Ambito Territoriale Ottimale Carlo Medici (al momento della pubblicazione di questo articolo ancora in corso), c’erano quattro punti: dotazione organica dell’Ente; i ratei mutui da rimborsare ai Comuni; subentro di Acqualatina S.p.A. nel servizio acquedotto al Comune di Sabaudia e, infine, le ormai note e tutti procedure per il contenimento della morosità. Quest’ultimo, senza ombra di dubbio, il punto più insidioso visto le rimostranze e una vera e propria indignazione diffusa dimostrata da associazioni, comitati, dall’ex sindaco di Formia Paola Villa, dal consigliere comunale itrano Osvaldo Agresti (vedi video sotto) e anche dai due meetup di Formia e Terracina.
Senza contare le perplessità espresse dai sindaci di Latina, Bassiano e Sabaudia dalle colonne dell’edizione odierna de Il Messaggero.
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Per meglio specificare, la predetta proposta prevede la realizzazione di nuove prese stradali per gli utenti che ora hanno il contatore all’interno della propria dimora, oltreché al supporto della Polizia Municipale da fornire al gestore Acqualatina al fine di agevolare il recupero dei crediti in mora.
Una proposta che, in effetti, al di là della contrapposizione oltremodo naturale tra cittadini e gestore, più volte sul banco degli imputati per le carenze del servizio (l’annoso problema della torbidità, in special modo al sud pontino, è solo quella più abusata seppur reale e non tollerata), presenta quantomeno tratti indigesti.
Innanzitutto, va rilevata l’impossibilità di attivare procedure finalizzate all’iscrizione a ruolo della tariffa del Servizio Idrico Integrato, in quanto, a norme vigenti, non è consentito ad enti a partecipazione pubblico-privata come la società Acqualatina di essere fra quelli in grado di poter pretendere il pagamento coattivo mediante emissione di ruoli e conseguente formazione di avvisi di addebito o cartelle esattoriali da parte dell’ente di riscossione. Il principio è stato da molto tempo chiarito nelle tante vertenze che inutilmente l’ente gestore ha instaurato nei confronti degli utenti, fino a giungere alle pronunce della Corte di Cassazione.
Nella proposta di delibera si legge di dare mandato alla Segreteria Tecnico Operativa, insieme al gestore Acqualatina Spa, per attivare le procedure finalizzate all’iscrizione al ruolo della tariffa del servizio idrico integrato. Un compito che semplicemente non può essere svolto dalla cosiddetta Sto (Segreteria Tecnico Operativa) in quanto è un organo costituito esclusivamente per vigilare sulla osservanza e attuazione del contratto di gestione e non volto a controllare l’operato dei Sindaci i quali, da deliberato, dovrebbero attivarsi per fornire gli agenti della Polizia Locale di ciascuna città.
Il recupero delle morosità in tali modalità, inoltre, avrebbe le sembianze di un’azione da Stato di polizia, con logiche autoritarie e antidemocratiche. Si legge infatti “di dare mandato alla Segreteria Tecnico Operativa di avviare degli incontri finalizzati alla possibilità di ottenere una tempestiva assistenza della Forza Pubblica in caso di necessità“.
A leggere il deliberato, il Gestore, per ovviare alle morosità, chiede inoltre di avviare celermente la progettazione e l’esecuzione di lavori per la realizzazione di nuove prese stradali così da agevolare la sospensione dell’utenza morosa con misuratore non accessibile; per di più stabilendo procedure operative che consentano la programmazione degli interventi da eseguirsi in zone storicamente ostili alle attività del Gestore, affinché i Tecnici siano accompagnati dalla Polizia Municipale, per garantire il buon fine dell’intervento;
È evidente che “zone storicamente ostili” è una terminologia più da campo bellico che da atto amministrativo: ciò che si vede proporre, gratta, gratta, è un modello piuttosto arbitrario e tendenzialmente vessatorio, peraltro ponendo le premesse per una eventuale posizione dominante del mercato. Che sia abusiva o meno, dovrebbe essere un organo competente a stabilirlo.
Insomma, è probabile che si sia assistito un’altra volta al tentativo da parte del gestore del “nostro” sevizio idrico di far svolgere alla Segreteria tecnica operativa compiti che non le competono e di supplire a carenze di gestione amministrativa con deliberati proditori.