Asl di Latina: il Direttore generale Giorgio Casati lascia il servizio. Il manager originario di Broni andrà a ricoprire un altro incarico a Roma
La sua destinazione dovrebbe essere all’Asl Roma 2 con la stessa carica che ricopriva a Latina.
“Sono passati più di cinque anni da quando, nel mio girovagare per l’Italia, – dichiara Giorgio Casati in una lettera pubblicata dall’Asl di Latina – sono approdato alla Asl di Latina. Sono stati anni difficili ma, anche, colmi di soddisfazione per il lavoro svolto. Non voglio ricordare le cose fatte come se fosse un elenco di successi conseguiti. Non lo voglio fare perché le cose realizzate, così come quelle su cui non è stato possibile o non ho avuto la forza di lavorare, sono il risultato di un gruppo ampio. Così ampio, da includere tutti: dal Direttore Generale fino all’ultimo dipendente assunto. Fino a qualche anno fa la nostra Azienda era una realtà di passaggio per chi voleva ricoprire una posizione apicale, oggi, per molti, è un punto di arrivo. Penso che questi, al dil à delle tante cose fatte, siano gli elementi di soddisfazione principale per chi ricopre il ruolo di direttore generale. Lo volevo condividere con voi nel giorno in cui vi saluto e, di queste soddisfazioni di cui mi avete fatto dono, intendevo ringraziarvi tutti quanti“.
“Molti compagni di viaggio in questo percorso, in particolare da Bruno Riccardi a Luciano Cifaldi, da Walter Messina ad altri che ricordo per la lealtà e l’onestà con cui hanno condiviso tanto lavoro assieme. Un ringraziamento particolare, tuttavia, lo voglio formulare ad Eleonora Di Giulio e a Giuseppe Visconti, compagni dell’ultimo tratto, per molti versi, il più complesso. Senza di loro al mio fianco, non avrei potuto uscire, oggi, colmo di soddisfazione per i risultati conseguiti“.
“C’è ancora tanto da fare – conclude Casati – perché ad ogni traguardo raggiunto, nuovi vengono posti. Giuseppe resterà con voi, per me è stato un amico. Sono certo lo sarà anche per voi tutti. Ogni fine, è anche un nuovo inizio, ci sono incognite da affrontare, per voi come per me. Se siamo forti dentro, non dobbiamo avere paura del futuro“.