COVID, “VACCINI PRIMA A FUNZIONARI, ASL LATINA CHIARISCA”

vaccino

Da settimane è in corso a livello nazionale la campagna vaccinale contro il covid 19, ma già arrivano le prime segnalazioni su ritardi ed eventuali errori nella gestione. La denuncia arriva dal sindacato Confail Sanità del Lazio tramite il proprio segretario Vinicio Amici, sulla gestione dei vaccini anti- covid da parte dell’Azienda Sanitaria Latina

Confail chiede al Direttore generale Asl Giorgio Casati le ragioni di tanti ritardi nella inoculazione delle dosi e se sia normale somministrarle ai funzionari degli uffici dell’Azienda prima ancora che ad alcune categorie di operatori sanitari impegnate a contrastare sul campo la pandemia.

Amici aggiunge: “Anche se leggendo le dichiarazioni del direttore generale, sembrerebbe che la gestione della campagna vaccinale vada a rilento nella nostra Provincia per via di lungaggini derivanti dalla macchina burocratica guidata dalla Protezione Civile, è lecito nutrire il ragionevole sospetto che ci si trovi di fronte all’ennesima “sberla” data in faccia agli operatori del 118. Proprio quei sanitari chiamati “eroi” durante la prima ondata e che adesso vengono gettati nel dimenticatoio“.

Confail ritiene che la vicenda ricordi per molti versi il comportamento dell’Assessore alla Sanità della Regione Lazio D’Amato nei confronti di tutti gli operatori del 118 dipendenti da soggetti privati in occasione del mancato riconoscimento del premio covid: “Non dimentichiamo – prosegue il comunicato – il premio dei 1000 euro concesso agli operatori sanitari dell’ARES e quello dei 600 euro dato a tutti i dipendenti che lavorano dentro gli uffici della stessa Azienda. Si può comprendere tutto, ma le discriminazioni tra lavoratori NO. Gli operatori del trasporto d’emergenza non possono essere trattati da “figli di nessuno”. I cittadini devono sapere che le divise del 118 sono quelle che rispondono e corrono incontro ad ogni richiesta di aiuto“.

Il sindacato conclude la nota con un augurio: “Speriamo che gli amministratori della Sanità laziale si mettano la mano sulla coscienza e inizino a chiamare tutti gli operatori del 118 della Provincia di Latina per essere sottoposti a vaccinazione. Purtroppo sembra che salute pubblica continui ad essere governata senza la giusta attenzione, soprattutto nei confronti di chi si espone di fronte ai rischi derivanti dal covid-19 con il massimo sforzo e con ogni sacrificio“.

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